GENOVA - "Oggi con questa nave partono la cultura, la storia, l'innovazione, l'enogastronomia, tutto quello che il nome Italia evoca quando viene pronunciato nel mondo". Così il ministro della difesa Guido Crosetto alla partenza dell'Amerigo Vespucci che salpa oggi da Genova per un viaggio di 20 mesi durante il quale avrà il compito di rappresentare il Paese come ambasciatore del "Made in Italy".
"E' una giornata straordinaria per Genova e per la Marina ma soprattutto per l'Italia. Questa nave salperà sventolando la bandiera italiana che porterà in giro per il mondo e porterà tutto quello che l'Italia rappresenta - ha aggiunto il ministro -. In ogni nazione non arriverà solo la nave più bella del mondo ma arriverà l'Italia". E non è casuale la scelta di Genova, che era in competizione con Venezia quale porto di partenza.
"C'era un'altra città che poteva ambire a questa partenza e penso che il sindaco di Venezia non ci parlerà per qualche anno ma in qualche modo compenseremo la città - ha detto il ministro -. Ma Genova e il mare sono una cosa sola. Da questa città come ha detto il presidente Toti molte volte è partita la speranza e noi affidiamo a questa nave anche una parte della speranza del nostro futuro ed era giusto che partisse da Genova. Anche perché quando il ponte è crollato sembrava che Genova fosse in ginocchio invece si è ripresa con una velocità, caparbietà e determinazione che è diventata un simbolo. Dimostrando che anche quando sei nella crisi più nera puoi riprenderti e diventare più forte di prima".
Il ministro Crosetto ha ricordato nel suo intervento Michele Savarese, l'ufficiale campano della Marina Militare morto durante un'immersione di addestramento nelle acque del Varignano, la base del Comsubin della Marina alla Spezia: "Da oggi un pezzo dell'anima di Saverese sarà su questa nave", ha sottolineato dal palco il ministro della difesa. "Quella della difesa e delle forze armate - ha detto - è una famiglia che imbarca oggi assieme allievi ufficiali e sottufficiali. Anche l'anima di Michele Savarese morto l'altro giorno. Essere famiglia significa questo: anche nei momenti di gioia non dimenticare nessuno". Pensiero ribadito anche dal capo di Stato Maggiore, l'ammiraglio Enrico Credendino: "ci piace pensare che sia con noi su questa nave, dove è stato dieci anni fa".
Alla cerimonia ha partecipato anche il ministro dello Sport Andrea Abodi: "Un'esperienza straordinaria. Quello che è stato detto oggi simboleggia effettivamente il significato che non è quello di un viaggio normale - ha detto Abodi -: è l'Italia che si trasferisce in giro per il mondo e attraverso questa eccellenza assoluta porta con sé tutti i valori culturali, storici, artistici, industriali, dell'innovazione, dell'italianità. Sono veramente orgoglioso di aver partecipato a questa cerimonia e di essere stato presente perché è un'esperienza che lascia il segno dal punto di vista dei sentimenti e anche dell'impegno quotidiano - ha concluso il ministro dello sport -. Il Vespucci rappresenta tutto questo".