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Attualità

Parla il titolare di un camping a Sestri Levante
1 minuto e 34 secondi di lettura
di Elisabetta Biancalani

 

SESTRI LEVANTE - Non ha più armi per combattere la sua battaglia silenziosa Danilo Chiappari, titolare di un campeggio a Sestri Levante, proprio accanto all'autostrada A12, dove sono state rimosse le barriere fonoassorbenti installate anni fa da Autostrade, perchè irregolari, filone parallelo a quello del crollo di ponte Morandi.   

Vent’anni di battaglie portate avanti negli anni '80 per riuscire ad ottenere l’installazione di barriere fonoassorbenti nel tratto di A12, al confine tra la gestione salta e autostrade, a Sestri Levante. “Insieme al parroco di allora abbiamo sudato, insieme ai residenti di Santa Margherita di Fossa Lupara, per raggiungere questo obiettivo e ora, o meglio tre anni fa, nel gennaio del 2020, in una notte hanno cancellato tutti i nostri sforzi“.

 Il riferimento è ai primi giorni del 2020 quando, in poche ore, sono state rimosse da Autostrade le barriere, quasi tutte le barriere fonoassorbenti che erano presenti in Liguria, perchè, hanno scoperto incidentalmente gli inquirenti durante l'inchiesta sul crollo di ponte Morandi, erano state installate in maniera non corretta, rischiavano di cadere. Da allora, e sono trascorsi tre anni, migliaia di persone vivono con il rumore assordante dei mezzi sulle autostrade, vicino alle loro case: "Ho sentito che forse si farà un monitoraggio per verificare i danni alla salute derivanti dalla rimozione delle barriere ma io i danni li ho anche di tipo economico: qui da me la gente viene in campeggio per riposare ma in queste condizioni come si fa? Gli ospiti del campeggio amano stare all'aria aperta e mi chiedono continuamente quando rimetteranno le barriere e io non so che cosa rispondere, i tempi sono incerti, si parla di anni". 

 

Danilo Chiappari non ha la dimensione e la forza per iniziare un cammino legale per il riconoscimento dei danni, lo sa e non gli resta che sperare che le barriere tornino al più presto.