Oggi, lunedì 24 luglio, è il giorno della firma, presso la Prefettura di Genova, di un accordo importante: quello tra sindacati e parti sociali per un protocollo che dovrà proteggere e garantire sicurezza e salute per i lavoratori nella stagione più calda quando le temperature segnano livelli anche sopra ai 35 gradi, e quando le condizioni di lavoro diventano un rischio per chi è particolarmente esposto agli eventi meteo. In particolare, i lavoratori maggiormente colpiti sono gli edili e i metalmeccanici, ma anche categorie come gli autisti, i rider, chi lavora in agricoltura.
A siglare quello che sarà il nuovo protocollo sono i tre sindacati Cgil, Cisl e Uil, Prefettura, istituzioni locali, Inps, Inail, associazioni datoriali. La notizia era già stata anticipata nei giorni scorsi nel corso degli incontri tra Prefetto e Ance, ed è frutto di una serie di incontri tra le parti avvenuti nelle scorse settimane.
Punto saliente del protocollo è il ricorso alla cassa integrazione che sarà possibile se le temperature superano i 35 gradi. Ma la richiesta potrà partire anche se i 35 gradi non saranno effettivi (da bollettino Arpal) ma percepiti. Inoltre, il protocollo garantisce turni di lavoro che escludano le ore più calde del giorno, anche più brevi, con un monitoraggio più attento delle condizioni di rischio e della salute dei cittadini, grazie alla presenza di un medico che dovrà - con il supporto del responsabile della sicurezza aziendale - monitorare le condizioni dei lavoratori, con particolare attenzione ai più fragili.
L'accordo avrà immediata applicazione e sarà valido per tutta la provincia di Genova.
Anche a livello nazionale continua il pressing dei sindacati sul governo centrale per arrivare al più presto a quello che potrà essere il "decreto caldo", fatto di interventi ad hoc per le situazioni di lavoro più a rischio. Il confronto tra ministero del Lavoro e parti sociali è appena iniziato: un nuovo incontro con la ministra del Lavoro Marina Elvira Calderone è fissato per martedì.