GENOVA - Cento viaggi di camion al giorno per dieci mesi per trasportare i detriti generati dalla talpa Tbm nel cantiere dello scolmatore del Bisagno: è questo il dato che è emerso dalla riunione della quinta Commissione consiliare che si è svolta a palazzo Tursi.
Gli scavi della talpa, che in questo momento è in fase di collaudo in Cina, inizieranno tra gennaio e febbraio 2024. Lo "smarino" che deriverà dagli scavi verrà utilizzato per il ripascimento delle spiagge. Inizialmente era stato ipotizzato di trasportare giorno per giorno i detriti in piazzale Kennedy e sulla spiaggia di Voltri durante la bassa stagione, poi la svolta con l'utilizzo dell'area Cavalletti per la conservazione dei materiali e la loro lavorazione. Il viaggio dal cantiere all'area è di circa due chilometri ma rischia di complicare la viabilità in via Adamoli e quindi in Val Bisagno, dove oltre al cantiere dello scolmatore inizieranno i lavori anche per il progetto dei "4 assi di forza".
"Questa della convivenza di più cantieri è una criticità oggettiva, sappiamo che la città nei prossimi mesi e anni sarà interessata da molti lavori che partiranno ma che vanno verso una riqualificazione della città - spiega il vicesindaco di Genova e assessore ai Lavori Pubblici Pietro Piciocchi -. Ci saranno disagi e li subiremo tutti ma sono cantieri fondamentali per il futuro della nostra città".
Il cronoprogramma dell'opera verrà rispettato con la fine dei lavori prevista per il 20 aprile 2025, in ritardo di 8 mesi rispetto alle stime precedenti su cui però è gravata l'interdittiva antimafia, annullata dal tar di Salerno.
Scolmatore Bisagno, stop all'interdittiva antimafia: fine lavori nel 2025 - LEGGI QUI