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Attualità

I dati mettono a confronto l'estate 2022 rispetto a quella di quest'anno
1 minuto e 33 secondi di lettura
di Giorgia Fabiocchi

GENOVA - Questa estate 2023, oramai giunta alla conclusione, ha visto aumentare notevolmente il numero di donne che hanno contattato il Centro Antiviolenza Mascherona. Sono state 400 coloro che hanno chiamato il centro, molte di loro sono scappate da situazioni familiari difficili e si sono nascoste nelle case rifugio.

"Le violenze sono sempre più in peggioramento, serve un lavoro più intenso ed emergenziale - spiega a Primocanale la responsabile del Centro Antiviolenza Mascherona Manuela Caccioni -. Rispetto a 25 anni fa le storie che mi raccontano le donne sono maggiormente cruente e faticose, sia dal punto di vista della violenza fisica, psicologica, economica. Questa brutalità influisce sia sull'aspetto femminile ma anche su quello esterno: abbiamo bambini che assistono alla violenza familiare e che poi possono ripeterla".

Esiste inoltre un problema di gestione dell'aggressività, con leggi che tutelino le donne, che non sono mai felici di dover lasciare la loro vita e la loro casa. In Spagna, per esempio, l'uomo viene subito allontanato, spesso viene messo ai domiciliari, ed è lui che lascia la casa che condivideva con la moglie o la compagna.

"Il problema in Italia è che non si interviene quasi mai nell'immediato e prima del processo passano degli anni. Abbiamo quindi questo periodo di margine molto rischioso per le donne vittime di violenza, bisogna aspettare che ci sia un processo e un sistema che protegga - aggiunge Manuela Caccioni -. Dobbiamo dire che le cose sono andate avanti, è stato attivato il braccialetto elettronico, esiste un divieto di avvicinamento ma non è così efficace. È necessario un controllo più incisivo e non con le volanti che magari poi non trovano neanche l'uomo, deve attivarsi una struttura più controllante".

I numeri parlano chiaro, sono infatti sempre più in aumento, come enunciato dal Centro Antiviolenza Mascherona. Rispetto all'anno scorso sono cresciuti, un 30% di donne in più nei mesi estivi in confronto al 2022 ha chiamato il centro e ha chiesto aiuto. 

 

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