E' mancato nella notte Vito Gulli, storico imprenditore genovese che per oltre 20 anni diede la sua impronta al mondo dell'industria alimentare italiana combattendo per i principi della sostenibilità, della produzione italiana, per le cause del lavoro e per supportare la sua amata Sardegna, che adorava tanto quanto la Liguria di cui era originario. Era infatti azionista di maggioranza - nonché Ceo e Presidente - del gruppo Generale Conserve SpA, società proprietaria, tra gli altri, di As do Mar, di De Rica, di Manzotin. Era stato direttore generale di Star, Nostromo, Palmera. Si era ritirato nel 2017 e da qualche tempo aveva problemi di salute.
Un malore nella notte nella sua abitazione a Genova Nervi lo ha portato via: avrebbe compiuto 71 anni nel mese di maggio. Lascia la moglie Laura, che aveva sposato da pochi mesi ma con la quale condivideva un lunghissimo e profondo amore, due figli - Marta e Diego - che lo avevano già reso nonno e un terzo figlio più piccolo, Davide, che frequenta la scuola media.
A Twitter, in cui era stimato e seguito opinionista e sempre attento commentatore, ha lasciato una ultima foto nel pomeriggio di ieri, della sua riviera di Levante e della sua Bogliasco: un bellissimo tramonto sul mare, con una didascalia che già diceva tutto: "La fortuna di vivere nel levante di Genova... me ne rendevo conto già da bimbo... non solo ora che... volgo al desio".
E proprio su Twitter questa mattina i figli hanno lasciato un messaggio di saluto attraverso il suo profilo, per informare della dipartita chi lo seguiva: "Purtroppo nostro padre anche questa volta ha visto oltre. Continuando la sua citazione era proprio 'lo dì c'ha detto ai dolci amici addio' i figli e la famiglia tutta".