L'annuncio ufficiale venne dato proprio a Primocanale da Umberto Bossi, allora ministro per le Riforme istituzionali: battendo la concorrenza di Pisa, Genova sarebbe diventata la sede dell'IIT, l'Istituto Italiano di Tecnologia che oggi accende le candeline dei vent'anni. La decisione cadde sul capoluogo ligure in quanto già sede industriale d'importanti aziende come Ansaldo, Siemens ed Ericsson. Un'eccellenza tutta genovese che ha reso nel tempo la collina di Morego, scelta dopo aver valutato altre opzioni come l'ex-ospedale psichiatrico di Quarto e i Magazzini del cotone, un punto di riferimento per la ricerca scientifica ad alto contenuto tecnologico. E non solo per l'Italia dal momento che a tutt'ora l'IIT può vantare 15 centri in Italia (quattro a Genova, due a Milano, uno a Roma, Pisa, Pontedera, Venezia, Napoli, Lecce, Ferrara, Torino e Trento) e due negli Stati Uniti, a Boston.
Creato su volontà dei ministri Tremonti e Moratti nel secondo governo Berlusconi, è ormai un luogo interdisciplinare dove la scienza diventa realtà la cui ricerca si basa su una costante contaminazione di conoscenze e tecnologie. Diretto da Giorgio Metta che nel 2019 ha preso il posto di Roberto Cingolani approdato a Leonardo, ha numeri impressionanti: oggi vanta 50.000 metri quadrati di laboratori, uno staff scientifico di quasi duemila persone formato per il 49% da italiani, il 21% da italiani all'estero e il resto da stranieri con un'età media di 35 anni. E il 45% sono donne. Vanta progetti per 574 milioni di euro, 1281 brevetti, 21 Joints labs e 33 Start Ups.
La sua attività scientifica si basa su un piano strategico che viene aggiornato ogni sei anni. L'ultimo, 2018-23, è organizzato in quattro domini di ricerca: Computational Science che si incentra sulla simulazione di sistemi fisici basati sulla generazione e analisi di un vasto numero di dati; Life Technologies focalizzato sullo sviluppo di strumenti per la genetica molecolare avanzata, l'elettrofisiologia, l'analisi computazionale e per l'imaging allo scopo di analizzare nel dettaglio i processi neurali microscopici che determinano le funzioni cerebrali; Nanomaterials che ha come obiettivo la sintesi di nuovi materiali sostenibili e biodegradabili e Robotics che contribuisce al progresso scientifico sviluppando nuove piattaforme robotiche in termini di hardware e software.
Una struttura non arroccata sul territorio della pura ricerca che ha tra i suoi obiettivi quello di trasferire al tessuto produttivo i risultati tecnologici ottenuti promuovendo accordi commerciali con enti o istituzioni esterne. Oggi festeggerà i suoi primi vent’anni con un evento a Morego nel quale faranno gli onori di casa il presidente Gabriele Galateri e il direttore scientifico Metta al quale parteciperanno tra gli altri la ministra dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini, il Commissario europeo per l’economia Paolo Gentiloni, il presidente della Regione Toti, il sindaco Bucci e l'ex-direttore Roberto Cingolani. Buon compleanno, IIT.