GENOVA - Emozione, condivisione e gioco. Alla Radura della Memoria di via Porro, sotto il ponte Genova San Giorgio, si è rinnovato l'appuntamento con "Giochi senza barriere", la due giorni di attività sportive, ludiche e culturali mirate all’inclusione sportiva di 300 tra ragazze e ragazzi con disabilità di sette istituti scolastici genovesi.
"Durante l'incontro si è parlato di uno strappo, come quello che ha avuto il ponte Morandi quel giorno e come lo strappo nelle vite di alcune persone che prima non hanno problemi da un punto di vista fisico o cognitivo" racconta la presidente del Comitato Ricordo Vittime Ponte Morandi Egle Possetti.
"Poi subentra magari qualche incidente, qualche fatalità. Ma anche persone che già dall'inizio della loro vita devono lottare. E un po', credo, siamo molto simili nel nostro dolore a quello che hanno provato queste persone, che a un certo punto della loro vita si sono trovate spiazzate, trasportate in un mondo completamente nuovo, diverso, in cui solo con il sacrificio e la sofferenza si può andare avanti".
L'evento, previsto a maggio e rinviato a settembre a causa delle avverse condizioni meteo, ideato da volontari che operano nel settore della disabilità e mirato a promuovere l'inclusione dei ragazzi con disabilità medio-lievi in contesti sportivi, è organizzato dall'associazione Asd Dinamic Gym in collaborazione con Alba Rosati e il Comitato dei parenti delle Vittime del ponte Morandi e con il supporto di circa 70 volontari di diversi soggetti partner: Decathlon Foundation, CIV Certosa, CIV Sampierdarena, Protezione Civile, ANFFAS e ASD Genova Calcio, oltre a rappresentanti di Team Liguria Special Olympics, CIP Liguria e CONI Liguria, testimonial sportivi di UC Sampdoria e Genoa CFC e atleti paraolimpici di diverse discipline sportive.
"Giochi senza barriere", che ha il patrocinio di Comune di Genova e Regione Liguria, vedrà la partecipazione degli istituti scolastici del territorio (IC Bolzaneto, IC Teglia, IC Rivarolo, IC Certosa, Istituto Divina Provvidenza, IC Sampierdarena, IISS Firpo Buonarroti) con il supporto di volontari operanti nel settore della disabilità, Decathlon Foundation e diverse realtà e associazioni territoriali, allo scopo di creare una giornata di sport inclusivo e dimostrativo, cultura e spettacoli.
La manifestazione si è aperta venerdì 29 settembre con una rassegna di giochi sportivi inclusivi con i ragazzi delle scuole: ginnastica, arti marziali, atletica, calcio, pallavolo, ciclismo e attività ludico-motorie. Nel mentre, incontri e testimonianze con i gruppi alfieri paralimpici.
Poi dimostrazioni sportive con protagonisti ragazzi con disabilità intellettiva, relazionale e fisica, i quali possano cimentarsi in varie discipline insieme a partner normodotati, in un'atmosfera ludica e fortemente inclusiva.
I giochi si sono svolti a squadre miste, composte da ragazzi normodotati e disabili coadiuvati da insegnanti, tecnici, atleti e volontari. Ogni squadra è impegnata nelle varie discipline proposte in una forma ludico-sportiva e i tempi di gioco per ogni team saranno tali da consentire a tutti di gareggiare in armonia con le proprie capacità e tenendo conto dei tempi di recupero.
Sabato invece un convegno sulla disabilità e lo sport inclusivo nelle città metropolitane e nei quartieri periferici, alla presenza di esponenti delle istituzioni locali ma soprattutto con il coinvolgimento di personaggi dello sport, delle organizzazioni sportive e delle associazioni che operano nel mondo della disabilità.