GENOVA - “Ai genovesi chiedo pazienza per questi tre anni, ci sarà qualche disagio, la sfida più grande sarà quella di far coesistere tutti questi cantieri” così l’assessore alla Mobilità integrata del Comune di Genova Matteo Campora durante l’avvio dei lavori per la realizzazione delle sottostazioni elettriche 6 e 7 tra via Fiamme Gialle e via Paolo Mantovani a Sampierdarena e San Benigno. Si tratta di opere legate al progetto 4 assi per il trasporto pubblico a Genova. In tutto si parla di un progetto che coinvolgerà 96 km di strade per un valore finanziario di 470 milioni. I quattro assi sono quello di Ponente, centro, Levante e Val Bisagno.
Il via ai lavori delle sottostazioni ha l'obiettivo di consentire ai futuri e-bus da 18 metri di avere autonomia elettrica lungo il percorso. L'obiettivo del Comune di Genova è terminare tutte le opere legate al progetto 4 assi tra la fine del 2025 e la metà del 2026 come ribadito dall'assessore Campora. "Alcuni assi finiranno prima di quella data - spiega l'assessore Campora -. L'asse centro e l'asse Ponente saranno pronte già nel 2024".
I lavori sono stati assegnati nel marzo 2023 al raggruppamento composto da Icm SpA, Colas Rail SpA e Leonardo SpA aggiudicatarie dalla gara di appalto integrato per la progettazione esecutiva e i lavori bandita dal Comune di Genova. Il valore del contratto, pari a oltre 195 milioni di euro, prevede la completa infrastrutturazione del sistema degli assi di forza ricomprendendo opere civili, impianti, sistemi tecnologici, circa 300 nuove pensiline, nuovi capilinea, sistemazioni viabilistiche e gli elementi a corredo.
Per cercare di gestire i diversi cantieri presenti è stata attivata una cabina di regia tra i diversi assessorati coinvolti in modo da "far parlare tra loro i cantieri e i diversi direttori - spiega ancora l'assessore alla Mobilità -. In città avremo molte interferenze tra i diversi cantieri e dovremo essere bravi a gestirli e fare comunicazione verso i cittadini in maniera tale che siano consapevoli di quelli che sono i cantieri presenti in città e possano scegliere anche modi diversi per muoversi".