GENOVA - Aumentano i bambini in affido a Genova: ad oggi sono 245, una lenta risalita dopo il calo verticale dovuto alla pandemia. Il dato è emerso durante il seminario “Narrare l’affido. Storie di crescita e accoglienza nella comunità educante”.
Durante il periodo Covid c’era stato un picco in discesa degli affidi dato dalla difficoltà delle famiglie ad accogliere e per la capacità del sistema collettivo di protezione dei bambini di individuare le situazioni a rischio: la didattica a distanza per esempio ha depotenziato la capacità delle scuole di individuare le situazioni a rischio e le segnalazioni sono diminuite.
Da metà del 2022 le famiglie hanno ricominciato ad aprirsi all’affido. “Genova è una città che accoglie, città di porto, dove la gente arriva e si deve sentire a casa, anche le persone, le famiglie e i bambini più fragili - spiega Luana Luiu, responsabile unità operativa minori e famiglia del comune Genova -. Devono avere le stesse opportunità degli altri. Chiediamo alle famiglie di aprirsi e offrire assistenza”.
L’affidamento ha un iter più semplice della dizione. Famiglie e singoli possono rivolgersi ad un ambito territoriale sociale e manifestando interesse avviano un percorso di conoscenza, “perché noi vogliamo trovare la famiglia giusta per ogni bambino” spiega ancora Luiu.
“A Genova c’è una lunga storia di affido, è stato uno dei comuni fondatori del coordinamento sull’affido familiare - dichiara l’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Genova Lorenza Rosso -. Festeggiamo 40 anni della legge 184 del 1983 (che sancisce il diritto per ogni bambino di avere una famiglia, ndr) con un convegno che deve avere una doppia funzione: informativa, per rilanciare questo istituto per noi fondamentale, non è un bambino che definitivamente andrà a stare in una famiglia ma un appoggio alla famiglia in un momento di difficoltà per far crescere il suo bambino; l’altro aspetto è non lasciare sole le famiglie che si occupano di bambini in affido. Serve sinergia coi servizi e su questa scia a gennaio abbiamo sottoscritto un protocollo con le associazioni per ricreare o comunque rafforzare questo rapporto coi servizi sociali di sostegno alle famiglie”.
I minori non accompagnati a Genova invece sono circa 550. Per loro è più raro il percorso dell’affidamento perché spesso quando arrivano sono già grandi e non più bambini.
“È importante promuovere l’affido e favorire l’accoglienza dei minori - ha spiegato la psicologa di Asl3 e collaboratrice del comune nel progetto di affido familiare Alessandra Specchiulli - Ce lo dice la legge che i minori è opportuno collocarli in famiglie piuttosto che in una struttura. E gli studi dimostrano che in famiglia un bambino può crescere con un legame di attaccamento più sicuro”.