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Attualità

Il capoluogo ligure perde cinque posizioni sulla classifica che guarda
1 minuto e 45 secondi di lettura
di Au. B.

GENOVA - Il Comune della Spezia è la sesta città più ecosostenibile d'Italia e continua a scalare la classifica, l'anno scorso era al nono posto su 105 capoluoghi analizzati, Genova scende al 58esimo posto (era al 53esimo nel 2022), Savona è al 37esimo (era al 50/mo), Imperia al 54esimo segnando la migliore performance rispetto all'anno precedente, quando la città era 70esima.

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Lo rileva 'Ecosistema Urbano 2023', il rapporto nazionale di Legambiente realizzato con il contributo scientifico di Ambiente Italia e la collaborazione de 'Il Sole 24 ore', che indicano come maggiori criticità in Liguria "l'inquinamento dell'aria e la raccolta differenziata". Emerge la necessità di migliorare la qualità dell'aria in Liguria dal momento che è ben oltre i limiti dei valori annuali fissati dall'Organizzazione Mondiale della Sanità di 10 microgrammi di inquinante gassoso per metro cubo d'aria per il biossido di azoto (il gas del traffico) e 15 microgrammi per le PM10.

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Un peggioramento cha arriva dopo che nel 2022 la Corte di Giustizia Ue ha accolto il ricorso della Commissione europea e ha dichiarato l'inadempimento, l'infrazione, dell'Italia sia per il mancato rispetto, "sistematico e continuativo", del valore limite annuale fissato per il biossido d'azoto in varie zone concernente la qualità dell'aria sistematicamente e continuativamente oltrepassati a partire dal 2010 fino al 2018 incluso, negli agglomerati di Torino, Milano, Bergamo, Brescia, Firenze, Roma e nel comune di Genova.

"La qualità dell'aria peggiora nei quattro capoluoghi di provincia", spiega il direttore di Legambiente Liguria Federico Borromeo. Nel dettaglio: a Genova per quanto riguarda l'ozono sono 43 i giorni di sforamento dei valori soglia, 28 a Savona, 16 a Imperia e 5 alla Spezia.

Secondo Legambiente è ancora troppo alto il dato dei rifiuti prodotti pro capite in Liguria: 556 chili per abitante a Savona, 503 a Genova, 446 ad Imperia e 497 alla Spezia. La raccolta differenziata, fatta eccezione per La Spezia (78,3%), non cresce quanto dovrebbe. I numeri sono pressoché gli stessi dell'anno precedente: leggermente migliorata Genova al 38,6% (era il 36,2 nel 2022), Savona a la 44,5% (era 41,4%) e Imperia a 67,8% (era 67,3%).