GENOVA - Sarà operativo dal 2 novembre il nuovo maggiordomo di quartiere in piazza Manzoni a Genova nel popoloso quartiere di San Fruttuoso in bassa Val Bisagno. Genova ha fatto partire l'iniziativa alcuni anni fa in via sperimentale. Regione Liguria promuove queste iniziativa sociali volte a rendere un aiuto concreto ai residenti dei quartieri. In Liguria gli sportelli passando da 18 a 25 e sono distribuiti nelle quattro province.
Clicca qui per vedere dove saranno distribuiti i maggiordomi di quartiere in tutta la Liguria
L’obiettivo è fornire una serie di servizi gratuiti ai cittadini in grado di supportarli nella quotidianità. Si tratta di piccole situazioni come il ricevimento pacchi, successiva consegna agli esercizi di zona e a domicilio, pagamento di bollettini, ricevimento di posta, piccole manutenzioni domestiche, monitoraggio di case e uffici – in caso di assenze prolungate, cura di piante o di piccoli animali domestici e in generale informazioni sulla vita di quartiere.
Alcune incombenze quotidiane possono diventare veri e propri ostacoli se ci sono difficoltà legate all’età o a difficoltà negli spostamenti e alla solitudine. Il servizio Maggiordomo di quartiere si affianca al cittadino proprio per aiutarlo praticamente e gratuitamente: portare a termine una pratica amministrativa, il pagamento di bollettini, il ritiro di ricette e la consegna di farmaci o della spesa al domicilio, il ritiro di pacchi e della posta, ma anche piccole manutenzioni domestiche, supporto informatico, e l’accompagnamento di persone con difficoltà deambulatorie. Gli sportelli sul territorio sono un punto di riferimento anche per attività di accoglienza e ascolto: un semplice saluto o una chiacchierata può spezzare isolamento e solitudine.
L’inaugurazione dello sportello di piazza Manzoni a Genova rappresenta uno dei sette nuovi punti di erogazione del servizio attivati in Liguria. Gli sportelli inizieranno a svolgere le loro attività a pieno regime a partire dal 2 novembre. Gli sportelli attivi sul territorio ligure passano quindi da 18 a 25: alcuni, grazie alla formula “sportello diffuso”, saranno organizzati su più sedi, portando i punti di accesso al servizio a oltre 50. Il progetto, della durata di due anni, è stato potenziato e finanziato grazie al Fondo Sociale Europeo 2021 – 2027 per un investimento complessivo di 6 milioni di euro.
“I maggiordomi di quartiere ormai sono diventati dei veri punti di riferimento per tante persone, soprattutto le più anziane: un’attività che non si è fermata neanche durante l’emergenza Covid, con gli sportelli che sono rimasti attivi anche nei periodi più duri della pandemia diventando un utilissimo presidio sociale per il territorio- commenta il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti – Affiancando ai maggiordomi la figura dei custodi sociali e l’attività del numero verde Informanziani offriamo a tutti i liguri un servizio completo e integrato, che certo sarà utilissimo per i cittadini più in là con gli anni”.
Altra novità di questa nuova edizione, oltre all’aumento dei punti di erogazione del servizio, è una particolare formazione degli operatori, che saranno in grado, ove individuate particolari fragilità tra i cittadini più anziani, di dare informazioni affinché gli stessi possano rivolgersi ai servizi territoriali anche con la finalità di poter vedere attivato il servizio del custode sociale (una figura che viene attivata dall’assistente sociale per gli anziani ancora autosufficienti ma che iniziano ad aver bisogno di un supporto strutturato, al fine di garantire la migliore qualità di vita possibile al proprio domicilio). Negli sportelli sarà promosso anche il servizio Informanziani, il numero verde regionale 800593235 pensato per dare assistenza ai cittadini più in là con gli anni, dando così occasione agli utenti di conoscere il servizio. Grazie all’attività di co – progettazione con il Terzo Settore, con la cooperativa sociale Agorà nel ruolo di capofila e più di trenta enti e associazioni coinvolti sul territorio, l’iniziativa “Maggiordomo di Quartiere e Custodi Sociali” coinvolgerà circa 250 operatori in tutta la Liguria, tenendo conto e azioni di coordinamento, gestione, amministrazione e rendicontazione necessarie al funzionamento del progetto.
“Il progetto Maggiordomo di Quartiere ha raccolto un apprezzamento unanime dai cittadini che si sono rivolti agli sportelli. La prima edizione ha dato supporto a oltre 20mila persone: infatti, l’esperienza che doveva avere una durata di 12 mesi era stata prorogata di ulteriori 6, per un totale di 18 mesi– spiega l’assessore regionale alle Politiche Sociali Giacomo Giampedrone – Abbiamo voluto dare a questo servizio una forma ancora più strutturata e pronta a dare un sostegno concreto ai nostri cittadini, quindi abbiamo aumentato le somme investite, in modo da garantire continuità e offrire sette nuovi punti di erogazione del servizio. In via sperimentale, sono state anche ampliate le competenze dei “maggiordomi”, che in 2 punti, in piazza Manzoni a Genova e alla Spezia presso lo sportello del centro culturale Dialma Ruggiero, forniranno un supporto a chi ne avrà bisogno per effettuare nel migliore dei modi la raccolta differenziata dei rifiuti: insomma, un “maggiordomo ecologico”. Si tratta di un progetto unico a livello nazionale e ci tengo a sottolineare quanto sia importante aver messo in rete altri servizi, quali i custodi sociali e il numero verde, con il maggiordomo, una vera rete a supporto del cittadino fragile”.
"Ampliamo ulteriormente, grazie alle fondamentali risorse del Fondo sociale europeo, un progetto regionale che ha riscosso grandissimo successo fin dalla sua introduzione nel 2020 - dichiara l'assessore regionale alla Formazione Marco Scajola -. Con questo nuovo sportello Maggiordomo di quartiere e con gli altri pronti ad aprire su tutto il territorio ligure andremo, ancora una volta, incontro alle esigenze dei cittadini, in questo caso soprattutto quelli appartenenti alle fasce più deboli e a rischio isolamento. Non vogliamo lasciare indietro nessuno. Stiamo riuscendo in questo intento grazie a un'attenta e strategica programmazione regionale del Fse + 2021 - 2027 che sta portando i frutti sperati su più campi tra cui quello del sociale. Continueremo su questa strada, ampliando le possibilità di offerta, coinvolgendo anche le realtà locali, come stiamo per esempio facendo con i Comuni".
“Quello del “Maggiordomo di Quartiere” è un servizio estremamente utile per chi, a causa dell’età o a particolari difficoltà anche solo momentanee, ha bisogno di essere supportato nello svolgimento delle piccole esigenze quotidiane - dichiara Lorenza Rosso, assessore ai Servizi sociali e Famiglia del Comune di Genova - Si tratta di un’iniziativa che si rivolge alle persone sole ma anche alle famiglie e rappresenta un alto esempio di civiltà e socialità che mira anche all’integrazione. Ogni sportello creato sul territorio contribuisce all’ampliamento di una stabile rete di buon vicinato e migliora la vita dell’intera comunità”.
“Il progetto maggiordomo di quartiere e custodi sociali rappresenta la sintesi del lavoro di co-programmazione e coprogettazione svolto in sinergia tra Regione e Terzo Settore- spiega Andrea Rivano, direttore della cooperativa sociale Agorà e responsabile del progetto Maggiordomo di Quartiere e Custodi Sociali - La volontà è stata quella di dare una risposta di “sistema”, ottimizzando al meglio tutte le risorse a disposizione che sono state messe in campo a supporto delle persone fragili ma anche del territorio in generale che, proprio grazie all’azione del Maggiordomo di Quartiere si arricchirà di una figura di supporto a disposizione della cittadinanza per informazioni, orientamento ai servizi ma anche per la gestione di piccole pratiche e/o attività di monitoraggio, garantendo una presenza che possa dare anche maggiore sicurezza alle persone e sulla quale poter contare per avere risposte ai propri bisogni”.