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Attualità

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di Andrea Popolano

GENOVA - Il ministero del Lavoro e delle politiche sociali sul tema dell'ex Ilva (oggi Acciaierie d'Italia) scrive all'amministratore delegato di Acciaierie d'Italia Lucia Morselli. Non solo il futuro della siderurgia e il piano economico di rilancio. Nello stabilimento di Genova così come in quello di Taranto e Novi Ligure è alta la preoccupazione per le condizioni di sicurezza in cui lavorano gli operai.

Nella lettera scritta dal ministero, e diretta oltre che all'amministrazione di Acciaierie d'Italia anche all'ispettorato nazionale del lavoro e alla direzione generale degli ammortizzatori sociali. Tra le preoccupazioni i tanti lavoratori addetti alla manutenzione degli impianti messa in cassa integrazione. Per questo la richiesta diretta all'amministratore delegato Morselli.

"Lo scorso 20 ottobre 2023 a Palazzo Chigi, è stato rappresentato, quale fattore di preoccupazione, il numero elevato di lavoratori addetti alla manutenzione coinvolto nelle sospensioni in cassa integrazione, circostanza, questa, che può comportare, di fatto, un significativo indebolimento della sorveglianza in ordine alla messa in sicurezza degli impianti stessi. Attese le esigenze della Società di individuare il personale interessato dal ricorso al trattamento straordinario di integrazione salariale in coerenza con l'attuazione delle iniziative sottese al piano aziendale predisposto, considerando la particolare natura e stato degli impianti richiamati, si sottolinea la necessità che sia posta la massima attenzione al rispetto della sicurezza nei luoghi di lavoro da garantire, anche, evitando che nei processi di sospensione del lavoro possano essere coinvolte le maestranze addette alla manutenzione degli impianti e alla sorveglianza delle attività afferenti alla sicurezza in argomento".

A Genova nelle ultime settimane si sono ripetuti una serie di incidenti. L'ultimo ha riguardato un manutentore che si stava apprestando a intervenire su un carretto per effettuare una saldatura e che ha rischiato la vita (Leggi qui). Oltre a questo negli ultimi 15 giorni nello stabilimento di Cornigliano si sono registrati altri tre incidenti. Una situazione da tempo denunciata dai sindacati (Leggi qui)