LIGURIA - Nel 2022 si sono verificati in Liguria 7.863 incidenti stradali, che hanno causato la morte di 57 persone e il ferimento di altre 9.613. Questa la fotografia scattata dall'Istat. Il costo sociale degli incidenti stradali con lesioni in Liguria è di 635,4 milioni di euro (422 euro pro capite). A livello nazionale la cifra è di circa 17,9 miliardi di euro.
Nei costi sociali è ricompresa la stima dei costi umani, quindi per un ferito rientrano la mancata produttività di un ferito, il danno biologico e i costi medi sanitari. Oltre a quello ovviamente dei soccorsi e delle operazioni di rimozione, ripristino delle strade e degli eventuali manufatti distrutti o danneggiati a causa dell'incidente.
Il dato choc: Genova è nella top ten in Europa per numero di incidenti - Clicca qui
GLI INCIDENTI NELLE PROVINCE - Rispetto al 2021 aumentano gli incidenti (+9,7%) e i feriti (+9,7%), mentre diminuisce il numero delle vittime (-10,9%). A livello nazionale si registrano variazioni simili del numero di incidenti (+9,2%) e feriti (+9,2) ma anche un incremento del numero delle vittime (+9,9%). A Genova si sono verificati 4.850 incidenti che hanno causato 30 vittime e 5.810 feriti. A Savona gli incidenti sono stati 1.332 con 7 vittime e 1.695 feriti. A Imperia 908 incidenti con 15 vittime e 1.101 feriti; infine alla Spezia si sono verificati 773 incidenti con 5 vittime e 1.007 feriti.
DOVE AVVENGONO GLI INCIDENTI - Nel 2022 il maggior numero di incidenti (6.654, l’84,6% del totale) si è verificato sulle strade urbane, provocando 30 morti (52,6% del totale) e 7.913 feriti (82,3%). Rispetto all’anno precedente i sinistri aumentano su tutte le categorie di strada ma l’incremento percentuale maggiore si verifica sulle strade extraurbane (+16,3%), seguite dalle strade urbane (+9,7) e dalle autostrade (+2,2%). Gli incidenti più gravi avvengono sulle strade extraurbane (2,3 decessi ogni 100 incidenti) e sulle autostrade (2,2 decessi ogni 100 incidenti).
Sulle strade urbane il 15,6% dei sinistri stradali si verifica nei pressi di un incrocio, percentuale che scende al 3,1% sulle strade extraurbane. In ambito urbano gli incidenti che avvengono lungo un rettilineo rappresentano il 49,9% del totale, seguono quelli che si verificano nei pressi di una intersezione (16,6%), di una curva (12,5%) e di una rotatoria (3,7%). Lungo le strade extraurbane il 52,7% degli incidenti si verifica lungo un rettilineo, il 34,7% in curva e il 4,3% nei pressi di un’intersezione.
Per quanto riguarda gli investimenti di pedone in Liguria sono stati 1.104 con 10 vittime e 1.278 feriti. Proprio gli investimenti pedonali causano il maggio numero di vittime, seguito dalle fuoriuscite di strade (9 vittime), scontri frontale-laterale tra veicoli (8 vittime) e tamponamenti (7 vittime). La maggior parte delle 57 vittime aveva più di 65 anni.
Per quanto riguarda i singoli comuni, il rapporto tra il numero di incidenti e la popolazione (conteggiata ogni mille abitanti) vede al primo posto a pari merito per numero di incidenti Genova e Lavagna, seguite da Finale Ligure e Savona. La percentuale più bassa (quindi meno incidenti per numero di abitanti) spetta a Cairo Montenotte seguita da Arenzano. Nel dato rientrano solo i comuni più grandi della Liguria.
Infine il dato su quali sono stati i giorni della settimana in cui avvengono gli incidenti. Nel 2022 in Liguria il giorno che ha visto più incidenti è stato il venerdì (1.305), seguito dal mercoledì (1.235) e dal lunedì (1.201). Il giorno con il numero minore di incidenti è stato la domenica (751). Gli incidenti più gravi si registrano sulla statale del Turchino, dove gli indici di mortalità e di gravità raggiungono entrambi un valore di 25. L'A10 registra il maggior numero di incidenti (207) e feriti (324).
INCIDENTI E MORTALITA' - L'indice di mortalità cresce nella provincia di Imperia, diminuisce in quelle di La Spezia e Savona e rimane invariato a Genova. Nel '22 il maggior numero di incidenti (6.654, l'84,6% del totale) si è verificato sulle strade urbane, provocando 30 morti (52,6% del totale) e 7.913 feriti (82,3%). Rispetto all'anno precedente i sinistri aumentano su tutte le categorie di strada ma l'incremento percentuale maggiore si verifica sulle strade extraurbane (+16,3%), seguite dalle strade urbane (+9,7) e dalle autostrade (+2,2%). Gli incidenti più gravi avvengono sulle strade extraurbane (2,3 decessi ogni 100 incidenti) e sulle autostrade (2,2 decessi ogni 100 incidenti).
GLI ORARI DEGLI INCIDENTI E LE CAUSE - L'87,3% degli incidenti ha avuto luogo tra le otto e le 21 ma l'indice di mortalità raggiunge i valori più elevati nella fascia oraria notturna tra l'una e le due (6,2 morti ogni 100 incidenti) e tra le tre e le quattro (2,5 morti ogni 100 incidenti), valori molto superiori alla media giornaliera (0,7). Il venerdì e il sabato notte si concentrano il 43,2% degli incidenti notturni, il 35,7% delle vittime e il 44,0% dei feriti. L'indice di mortalità dei soli incidenti notturni è di 1,6 decessi ogni 100 incidenti. Il valore più elevato si registra il venerdì notte (2). Nell'ambito dei comportamenti errati di guida, la guida distratta, il mancato rispetto delle regole di precedenza e le manovre irregolari sono le prime tre cause di incidente. I tre gruppi costituiscono complessivamente il 29,9% dei casi. Considerando solo le strade extraurbane, la guida distratta incide da sola per il 23,0%, mentre il procedere senza mantenere la distanza di sicurezza per il 14,4% e l'elevata velocita per il 13,7%.
IL COMMENTO
"Breathe": la politica ha il dovere di ricordare i giorni del Covid
Il docufilm sul Covid, una lezione per la giunta che deve rifare la sanità