GENOVA - Trovare un punto di incontro tra le richieste di nuove soluzioni da parte delle imprese tradizionali e la forza dell'innovazione portata avanti dalle startup liguri e non solo, per creare nuove opportunità di business e far nascere collaborazioni concrete: è questo l'obiettivo di Start4Up, l'evento di open innovation promosso da associazione StartUp di Confcommercio Genova, Giovani Confcommercio Genova e Associazione GenovaSmart City col supporto di Camera di Commercio, Talent Garden Genova e Banco Bpm, che ha iniziato il suo percorso con un incontro a Palazzo della Borsa di Genova.
"Con Start4Up abbiamo voluto creare un ponte tra aziende consolidate del territorio - ha sottolineato Daniele Pallavicini, presidente del Gruppo Giovani Confcommercio Genova - e startup che si occupano di innovazione sia dal punto di vista tecnologico che di processo. Da oggi partirà un contest nel quale le startup cercheranno di trovare la miglior soluzione".
A oggi sono già sei le aziende coinvolte, appartenenti ai settori dei servizi alla persona, automotive, logistica, sanità e botteghe storiche che, grazie alla loro spinta verso il rinnovamento, collaboreranno con 20 startup. "L'idea nasce per andare a consolidare l'economia del nostro territorio - sottolinea Fosca Basso presidente associazione Startup Confcommercio Genova - attraverso un format di open Innovation, che è una novità per il territorio genovese".
Le candidature delle startup ai diversi business need apriranno il 1 dicembre, mentre la raccolta delle necessità delle imprese proseguirà fino a fine anno. Seguirà la valutazione delle soluzioni proposte, in programma nei primi mesi del 2024, con la premiazione dei vincitori prevista tra aprile e maggio. I vincitori si aggiudicheranno una collaborazione con l'azienda di cui avranno risolto il need.
L'identikit degli startupper è "diverso da quello hollywoodiano, non sono tutti giovani con la felpa e le scarpe da ginnastica - spiega Luca Sabatini dell'Università di Genova -. Ci sono anche adulti, una fetta tra il 40 e il 50% degli startupper ha tra i 40 e i 50 anni". I motivi sono principalmente legati all'accesso al credito e al budget di partenza, aspetti a cui presta molta attenzione anche Camera di Commercio che aiuta gli imprenditori a fare studi di prefattibilità: "Il 35% delle imprese dopo tre anni ha cessato la propria attività - denuncia il segretario generale della Camera di Commercio di Genova Maurizio Caviglia -. Tra quelle che abbiamo valutato invece c'è un 'tasso di mortalità' inferiore al 5% nell’arco dei tre anni. Abbiamo visionato circa un migliaio di imprese e 800 sono state da noi sconsigliate a intraprendere l’attività. Le 200 selezionate hanno molte più possibilità di avere un futuro. Questo nostro intervento serve a fare in modo che le famiglie investano nel modo migliore le loro risorse".
“Il territorio di Genova nei prossimi anni diventerà sempre più competitivo e attrattivo per le imprese grazie alla nascita di nuove infrastrutture sia fisiche che digitali. - ha detto Davide Falteri, consigliere delegato ai nuovi insediamenti aziendali del Comune di Genova - Favorire l'incontro
tra imprese affermate e startup è una straordinaria occasione di contaminazione di idee per creare
un reale valore aggiunto. Genova ha bisogno di spazi per l'insediamento di nuove aziende sia italiane che dal profilo internazionale, ma ha anche bisogno di innovazione, idee e visione. La collaborazione tra il tessuto delle imprese è fondamentale per traguardare insieme il traguardo di una
crescita reale e costante delle potenzialità della nostra città”.
"L’Amministrazione, nella consapevolezza del valore aggiunto della presenza delle startup sul territorio cittadino, ha promosso nel tempo diverse iniziative a sostegno del mondo dell’innovazione
tecnologica. - ha sottolineato Mario Mascia, assessore allo Sviluppo Economico del Comune
di Genova - In linea con l’iniziativa odierna Start4Up, nel 2024 la piattaforma Nova, marketplace
delle imprese innovative, supporterà ancor di più la sinergia tra startup e corporate, al fine di favorire lo sviluppo economico di Genova e una ricaduta in termini di incremento occupazionale, che
rappresenta il primo target da centrare”.