ROMA - "Un altro importante risultato quello messo a segno oggi in commissione Attività Produttive per il settore della nautica da diporto, in particolare per le imbarcazioni sotto i 10 metri: l’approvazione dell’emendamento presentato dai relatori, in sede referente di votazione del disegno di legge sul Made in Italy, permetterà ai proprietari di un natante da ‘diporto’ (cioè inferiore ai 10 metri per cui non è prevista l’immatricolazione obbligatoria) di navigare nelle acque negli stati Ue che non consentono più la navigazione alle unità non targate (ad esempio Slovenia, Croazia, Grecia) di presentare una semplice dichiarazione di possesso del proprietario con l’attestazione dei dati tecnici contenuta nella dichiarazione di costruzione".
Lo dichiara Ilaria Cavo, vicepresidente della Commissione Attività produttive di Noi Moderati, che ha seguito il provvedimento accogliendo le istanze di Confindustria Nautica, ringraziando i relatori Alberto Gusmeroli e Silvio Giovine e sottolineando l’importante condivisione e sostegno del ministro Adolfo Urso.
"Si tratta - spiega Cavo - di una semplificazione che eviterà l’obbligo di immatricolazione con tutti i gravami burocratici connessi e arginerà contemporaneamente il fenomeno delle fughe di immatricolazioni semplificate all’estero, con benefici fiscali per lo Stato italiano. Per chi poi avesse smarrito il titolo di proprietà del natante e lo volesse immatricolare sotto la bandiera italiana, potrà farlo con una dichiarazione sostitutiva di atto notorio con sottoscrizione autenticata dagli sportelli telematici dell’automobilista (con la quale attestare che il natante da diporto è di loro esclusiva proprietà, indicando data e luogo di acquisto e il venditore).
Una misura composita, quindi, che va a sostegno del mercato della nautica di diporto, ovvero di un settore prezioso del nostro made in Italy e a favore delle famiglie proprietarie di piccole unità".
"Questo provvedimento, per cui si attende ora l’esame delle Camere, si aggiunge all’emendamento approvato la settimana scorsa, sempre a sostegno del settore della nautica – conclude Cavo - che introduce un fondo di 3 milioni per la riconversione in motori green, ovvero per la rottamazione di vecchi motori marini e l’acquisto di propulsori elettrici".