GENOVA - Sono iniziate le operazioni di smontaggio dell'antenna di via Salvator Rosa in zona Promontorio, a Sampierdarena.
L'intervento fa seguito alle verifiche e agli approfondimenti, svolti dagli uffici comunali su disposizione dell'Assessore all'Urbanistica, allo Sviluppo Economico e al Lavoro Mario Mascia, da cui era emerso che l'antenna risultava di altezza maggiore rispetto a quella rappresentata in base ai rendering che avevano dato luogo al rilascio dell'autorizzazione paesaggistica.
I residenti della zona avevano subito protestato dopo la costruzione dell'antenna, presentando anche in Comune una raccolta firme.
Il Comune di Genova, acquisito il parere della Commissione locale per il paesaggio così come condiviso dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio, aveva emesso un provvedimento di annullamento in autotutela dell’autorizzazione paesaggistica.
"Prendiamo atto con favore che pur in pendenza dei termini di impugnazione del provvedimento emesso dal Comune la società abbia deciso di avviare lo smontaggio del palo, una scelta che accogliamo con grande soddisfazione perché sana, in tempi celeri, una situazione che aveva destato preoccupazione tra i residenti e su cui come amministrazione ci siamo subito attivati di fronte alle richieste degli abitanti del Promontorio" dichiara l’assessore Mario Mascia.
Il Comune di Genova ha avviato, nei mesi scorsi, la procedura in contraddittorio con gli interessati per l'annullamento dell’autorizzazione paesaggistica. Nel corso dell'istruttoria, in cui è stata coinvolta anche la Soprintendenza, è effettivamente emerso che il rendering aveva fatto immaginare un’opera meno impattante sul contesto paesaggistico all'intorno.
"Per questo si è approdati all’emissione del provvedimento di annullamento, che è una tutela non solo per i cittadini di Sampierdarena ma anche per l'amministrazione locale – ha aggiunto l’assessore Mascia -. Abbiamo convocato la società InWit ad un tavolo tecnico proprio per garantire per il futuro un giusto contemperamento tra l'interesse pubblico alla tutela del paesaggio e alla salubrità dell'ambiente e quello altrettanto pubblico allo sviluppo delle telecomunicazioni di cui nessuno può più fare a meno in ogni ambito della vita quotidiana".