GENOVA - È stato presentato questa mattina il Complemento di Sviluppo Rurale 2023-2027, grazie al quale vengono stanziati oltre 207 milioni di euro per l'agricoltura.
“Per quanto riguarda la Regione Liguria, il Complemento Regionale per lo Sviluppo Rurale delinea gli obiettivi regionali per il nuovo periodo di programmazione - dice il vice presidente Alessandro Piana-, descrive gli interventi che si intendono attivare sul territorio ligure, distribuisce le risorse per la realizzazione degli obiettivi individuati. Il budget complessivo ammonta a oltre 207 milioni di euro, con importanti “riserve” di fondi a favore dell’ambiente e dell’approccio Leader, in attuazione degli obblighi regolamentari. I fondi a disposizione del nuovo periodo di programmazione potranno essere spesi fino al 2029”.
Moltissime le novità, a partire proprio dalla quota minima di fondi per gli interventi ambientali, pari a circa il 43%, sino agli interventi a superficie o a capo (UBA- Unità bovino adulto) che sono potenzialmente 35 (la Regione Liguria in base alle proprie necessità territoriali ne ha attivate 20) dalla convivenza con i grandi carnivori alla tutela delle colture arboree a valenza ambientale. “Sarà possibile inoltre -continua il vice presidente Alessandro Piana - predisporre bandi specifici per particolari settori, aree o temi, in più cresce anche il sostegno agli investimenti produttivi delle imprese, con una percentuale di contributo che passa dal 40% al 65%, ulteriormente elevabile. Confermata una maggiore attenzione ai giovani, all’innovazione, all’agricoltura di precisione e all’acquisizione di competenze con appositi asset su consulenza, formazione di esperti e imprenditori, informazione, dimostrazione e servizi di back office”.
“Quello agricolo è un settore economico straordinariamente importante per la Liguria – commenta il presidente della Regione Giovanni Toti – Ovviamente non dal punto di vista numerico, vista l’orografia complessa e gli spazi contenuti, ma di qualità eccelsa e molto rilevante dal punto di vista culturale, identitario e turistico. Forse proprio in virtù del fatto che questa terra sia difficile, ecco che le produzioni liguri sono limitate, frutto di fatica, dedizione e impegno e per questo eccellenti e simboliche: il basilico, il vino, i formaggi, le aromatiche e prodotti come l’aglio di Vessalico o l’asparago viola, tutti prodotti che contribuiscono a fare della Liguria una terra meravigliosa, apprezzata dai visitatori. Il sostegno alle realtà produttive del settore è per noi particolarmente rilevante, e siamo convinti che il nuovo Complemento di Sviluppo Rurale saprà portare risultati concreti per tutti gli operatori del settore che vogliono crescere e fare sempre meglio”.