GENOVA - Ad oggi a Genova sono attivi 75 contratti a tempo determinato per i 3 profili professionali interessati (collaboratori, insegnanti ed educatrici), che risultano insufficienti alla gestione del servizio scolastico nella fascia 0-6 anni: per questo i sindacati Cisl Fp Liguria e Uilfpl hanno organizzato un presidio a Palazzo Tursi il 14 dicembre dalle 15 alle 18.
Negli incontri precedenti i sindacati hanno ribadito la necessità di rivedere le assunzioni sia per le coperture degli organici con assunzioni a tempo indeterminato, sia per le coperture delle assenze con assunzioni a tempo determinato, viste le problematiche del settore.
"La situazione sarebbe rimasta invariata sul 2024 - spiegano i sindacati in una nota -, pertanto abbiamo partecipato ai tavoli chiedendo l’ampliamento del numero di assunzioni. Da zero assunzioni previste, abbiamo ottenuto la disponibilità di un’implementazione del personale di 15 unità in più da aggiungere alle 75 già in essere. Si tratta di una timida apertura per la quale è stato chiesto di investire maggiormente sul servizio educativo, prevedendo coperture adeguate e gestione del servizio in particolare negli eventuali primi giorni di assenza del personale, al fine di evitare possibili chiusure del servizio che mettono i dipendenti in difficoltà con cambi turno dell’ultimo minuto, spostandoli anche di sede e richiedendo attività straordinaria, creando discontinuità di offerta per l’utenza".
"Siamo riusciti ad ottenere l’emanazione di un nuovo bando di concorso per Econome/Dietiste che uscirà a breve, con un’assunzione prevista di 3 unità - prosegue la nota -. Anche in questo caso cogliamo un’apertura dell’amministrazione seppur insufficiente che dimostra di fatto la carenza di tali figure tanto da spingere l’amministrazione ad esternalizzare sperimentalmente la parte dei controlli sulle mense scolastiche. I problemi permangono anche sul sostegno alla disabilità, dove l’affidamento a cooperative non garantiscono la copertura dell’intera frequenza dei bambini disabili e sulle pulizie che spesso risultano non adeguate a mantenere standard igienici adeguati ad un servizio che ospita bambine e bambini dai zero ai sei anni. L’accordo politico sottoscritto a luglio 2023 ha sicuramente garantito un investimento necessario all’erogazione del servizio educativo ma ciò non si è dimostrato sufficiente alla luce delle condizioni ultime delle scuole d’infanzia, dei nidi e di tutto l’apparato amministrativo".
"La nostra voce insieme a quella delle famiglie sarà forte e chiara per l’erogazione di un servizio adeguato e di qualità - concludono -. Comprendiamo che alcuni di voi saranno impegnati nelle Feste di Natale, ma siamo certi che sapremo portare le nostre e vostre istanze anche per chi non potrà essere presente".