Tenere scuole dell'infanzia e asili nidi aperti a Genova, assumere nuovo personale garantendo che tutti i servizi funzionino al meglio, dalle pulizie alla ristorazione passando dal sostegno ai disabili: sono le richieste portate dai lavoratori e dalle lavoratrici dei servizi educativi dell'infanzia, per la fascia da zero a sei anni, a Genova, che giovedì 14 dicembre, nel pomeriggio, si riuniscono in assemblea davanti a Palazzo Tursi a Genova per esporre le loro richieste al Comune.
La necessità, spiega a Primocanale Cinzia Maniglia di CISL FP Liguria, è quella "di rivedere le assunzioni sia per le coperture degli organici con assunzioni a tempo indeterminato, sia per le coperture delle assenze con assunzioni a tempo determinato".
Complessivamente ad oggi - recita la nota di Cisl - sono attivi 75 contratti a tempo determinato per i 3 profili professionali interessati (collaboratori, insegnanti ed educatrici), che risultano insufficienti alla gestione del servizio.
Al Comune è stato chiesto l’ampliamento del numero di assunzioni.
"Da zero assunzioni previste, abbiamo ottenuto la disponibilità di un’implementazione del personale di 15 unità in più da aggiungere alle 75 già in essere", spiega Cisl.
Ma questo non basta: "Occorre un maggior investimento, la direzione dei servizi educativi è la più grossa del Comune, dà un servizio per bimbi dei nidi di infanzia da 0-3 anni e per scuole infanzia da 3 a 6 anni. Servono assunzioni adeguate, una miglior organizzazione di tutto l'impianto educativo, un rispetto per tutte le figure che vi rimangono, tenere scuole e nidi aperti per la cittadinanza senza chiuderne nemmeno uno e nemmeno per un'ora e trovare un disegno per dare un sostegno adeguato alla disabilità, per i bambini e per le famiglie". spiega Cinzia Maniglia.