GENOVA - Oggi, venerdì 28 gennaio, riprende l'udienza preliminare per il processo legato al crollo di Ponte Morandi con 59 indagati: la ripresa avviene dopo un mese di stop, era infatti il 28 dicembre quando si tenne l'ultimo incontro nel tendone del Tribunale di Genova, spostamento che però non inciderà sui tempi della prescrizione.
A decidere il rinvio era stata la stessa GUP Paola Faggioni: la Cassazione una settimana fa ha rigettato l'istanza per la ricusazione della giudice dell'udienza preliminare, nell'ambito del processo stesso. A presentare il ricorso erano stati i legali di otto indagati, tra cui l'ex amministratore delegato di Autostrade Giovanni Castellucci. Faggioni, infatti, era intervenuta nell'ambito di un filone d'inchiesta parallelo a quello del crollo del ponte dedicato ai pannelli fonoassorbenti e in quell'occasione aveva chiesto e ottenuto gli arresti domiciliari per Castellucci.
L'udienza di oggi è molto attesa, soprattutto dai familiari delle vittime. Emmanuel Diaz, fratello di una delle vittime, dichiara prima dell'ingresso in aula: "Le urla dei nostri cari oggi diventano elemento giuridico in aula. E' la giornata più importante dall'inizio del dibattimento". Per Egle Possetti, presidente comitato ricordo vittime Morandi, il riferimento è al possibile passaggio del Giro d'Italia sul nuovo ponte: "Il ponte non deve essere utilizzato per fare propaganda ma per essere percorso". E sul processo: "E' una giornata che spero potremmo ricordare, nulla potrà cancellare il nostro dolore e togliere la macchia su autostrade. Dobbiamo ridare dignità ai morti. Ogni volta che entro in un Autogrill mi viene nausea".