GENOVA - La parola d'ordine è destagionalizzare in modo da allungare il più possibile la stagione turistica e innalzare la qualità del lavoro con uno stanziamento di 5 milioni. È stato siglato in Regione a Genova il Patto del Lavoro per il settore del Turismo. Un accordo utile per attuare gli interventi a sostegno delle imprese del settore per l'anno 2024. A firmare il documento sono stati il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti, gli assessori Marco Scajola e Augusto Sartori, i rappresentanti sindacali Fabio Marante (Cgil), Luca Maestripieri (Cisl) e Mario Ghini (Uil) oltre ai rappresentanti delle associazioni datoriali. Il 2023 in Liguria ha fatto registrato numeri record per il turismo con il dato dei visitatori vicino a toccare i 16 milioni (Clicca qui).
Il Patto mette a disposizione circa 5 milioni di euro del Fse che serviranno per una serie di incentivi che verranno incrementati rispetto alla passata edizione e arrivano a 8 mila euro per le imprese che assumono a tempo indeterminato, 4.500 per contratti superiori ai 9 mesi, 3.500 per contratti superiori agli 8 mesi, 2.500 euro per contratti da 7 mesi, valido solo per i balneari. Destinatari dei bonus assunzionali saranno le persone che al momento dell'assunzione presso l'impresa siano privi di rapporti di lavoro in essere, con l'esclusione dei rapporti di lavoro intermittente. I bonus potranno essere richiesti per assunzioni a decorrere dal 1 gennaio e entro la primavera verrà aperto lo sportello per la richiesta dell'incentivo, fino a esaurimento delle risorse disponibili. Le risorse disponibili ammontano a circa 5 milioni di euro: il budget verrà definito compiutamente alla pubblicazione dell'avviso e, come gli anni passati, saranno possibili ulteriori integrazioni per soddisfare tutte le domande.
"Il turismo è un settore strategico per la nostra economia: gli ultimi dati confermano la bontà delle azioni intraprese, a partire da questo Patto, una misura unica nel suo genere a livello nazionale - sottolinea il governatore Giovanni Toti - molto attesa dalle imprese del settore. Si tratta infatti di uno strumento importante da un lato per le aziende, per tenere sotto controllo il costo del lavoro e, dall'altro, per chi sceglie di lavorare nel settore turistico per avere la garanzia di un'occupazione sempre più lunga e stabile, tanto più quest'anno con il bonus che verrà erogato a fronte di contratti di almeno 8 mesi di durata. L'obiettivo condiviso con sindacati e operatori del settore è quello di sostenere sempre di più il turismo, non solo con campagne di promozione e valorizzazione ma anche con iniziative come questa". Le aspettative sono molto alte: nel 2023 il patto si era chiuso con 2539 domande, di cui 290 contratti a tempo indeterminato, da parte di 658 aziende, per un totale richiesto di 6.368.634,50 euro.
“Mi preme sottolineare anche l'importante innalzamento dei bonus per i contratti a tempo indeterminato: vogliamo incoraggiare le aziende a stabilizzare il maggior numero di dipendenti. Ringrazio ancora una volta le organizzazioni sindacali e gli enti datoriali che hanno collaborato fattivamente con noi per l'accordo raggiunto”, ha dichiarato l'assessore al Lavoro e al Turismo Augusto Sartori.
“Attraverso le fondamentali risorse del Fondo sociale europeo 2021-2027 riusciamo a sostenere questa misura di grande successo e, anzi, a migliorarla rispetto all’edizione precedente – dichiara l’assessore regionale alla Formazione Marco Scajola -. La programmazione in ambito formativo è fondamentale per creare nuovi posti di lavoro e dare competenze professionali. L’obiettivo è quello di innalzare il livello degli impiegati nel settore turistico e del lavoro in generale dando un supporto tanto importante quanto atteso dalle imprese".
Lavoro di qualità e maggior coinvolgimento delle organizzazioni sindacali confederali sono le principali novità del Patto per il turismo giunto alla sua settima edizione. Il Patto si prefigge di superare i limiti che il particolare carattere della stagionalità impone allo sviluppo della buona occupazione. Da segnalare il rafforzamento degli strumenti di monitoraggio con la comunicazione alle organizzazioni sindacali confederali delle informazioni rispetto all’ambito territoriale dell’impresa beneficiaria, il numero di assunzioni oggetto della domanda di incentivo, la tipologia contrattuale di riferimento ed eventuali premialità richieste.
“Siamo soddisfatti perché in questo Accordo si definisce con maggior puntualità il coinvolgimento del sindacato confederale che è sì a tutela di lavoratrici e lavoratori, ma qualifica positivamente anche le imprese – sottolineano i rappresentanti di Cgil Cisl Uil Liguria e di Filcams Cgil Fisascat Cisl Uiltucs Uil Liguria – il Patto inoltre prevede una premialità per quelle aziende che sostengono la contrattazione di secondo livello, strumento attraverso il quale il sindacato contratta una migliore organizzazione e gestione del lavoro e tutto quanto attiene i diritti dei lavoratori”.
Le organizzazioni sindacali Filcams Fisascat e Uiltucs hanno presentato nelle scorse settimane una piattaforma per una contrattazione di secondo livello regionale per tutto il settore interessato dal Patto per il lavoro nel turismo. Le OO.SS auspicano che le parti datoriali aprano una tavolo di concertazione per andare oltre il consueto esercizio dei ruoli per migliorare la vita e le condizioni dei dipendenti di un settore che ha numeri importanti in termini di lavoratori impiegati e di pubblici esercizi.