Vai all'articolo sul sito completo

Attualità

Nel mirino è finita soprattutto la corsia ciclabile di via Cavallotti. Ma per la Fiab Genova le corsie sono "una forma di protezione minore che però da un'indicazione di ordine lungo la strada"
3 minuti e 2 secondi di lettura
di Andrea Popolano

GENOVA - Le nuove postazioni dove lasciare le biciclette segnano un altro passo in avanti nel percorso che Genova sta affrontando per rendere la città sempre più a misura di chi si muove con la bici. Il nuovo anno porta i lavori per la ciclabile anche in Valpolcevera (Clicca qui). Le nuove corsie ciclabili sorte tra Albaro e Sturla hanno creato non poche polemiche tra automobilisti che lamentano la riduzione di carreggiata e ciclisti preoccupati per la sicurezza (Clicca qui).

Nel mirino è finita soprattutto la corsia ciclabile di via Cavallotti. Ma dalla Fiab Genova arriva la certezza che invece si tratta di un passo in avanti per la sicurezza di chi si muove in bici. "Noi siamo stupiti di chi si è stupito - spiega Romolo Solari, presidente Fiab Genova . È dal 2020 che ci sono le corsie ciclabili che sono diverse dalle piste ma che sono utilizzate in tante città europee. È una forma di protezione minore che però da un'indicazione di ordine lungo la strada. La cavallotti corsia dedicata consente di inquadrare auto e bici in modo più ordinato".

Stesso punto di vista anche dell'assessore alla Mobilità integrata del Comune di Genova Matteo Campora che spiega: "Critiche alle bike line sono sempre arrivate, da quelle di Sampierdarena alla ciclabile di corso Italia. Le critiche vanno lette sempre con attenzione e intervenire dove è possibile. Non tolgono spazio ma creano un ordine all'interno della strada con le bici che devono stare a destra in modo che i due flussi non si vadano a sovrapporre".

Ma sul lato sicurezza è la Fiab Genova con il presidente Solari a sollevare l'attenzione su una problematica che riguarda chi si muove in bicicletta a Genova: "Il problema reale della città è la sosta in doppia fila perché costringe a fare degli zig zag, è un problema che riguarda anche i mezzi pubblici e i pedoni. Va bene andare avanti con le corsie ciclabili ma serve reprimere in modo più deciso la sosta in doppia fila" conclude Solari.

Secondo i dati del rapporto Mobilitaria 2023 redato da Kyoto Club, Cnr e Iia a Genova sono presenti 753 veicoli a motore ogni 1000 abitanti con la città della Superba che si colloca a metà strada tra le città metropolitane. Al primo posto c'è Catania con 1.017 veicoli a motore ogni 1000 abitanti. Tasso di motorizzazione superiore a Genova anche a Messina, Palermo, Reggio Calabria, Cagliari, Napoli e Roma.

Per quanto riguarda i dati relativi alla presenza delle ciclabili secondo i dati del 2020 a Genova erano presenti 500 metri di piste ogni 10mila abitanti ma è un dato in rialzo negli ultimi anni grazie alla nascita delle nuove corsie e di nuove ciclabili. Secondo le previsioni del Pums nel 2030 a Genova saranno presenti 800 metri di pista ciclabile ogni 10mila abitanti.

Le misure portate avanti da Comune e Amt spingono sempre più i cittadini a usare i mezzi pubblici. L'uso della macchina porta infatti con sé alcune problematiche legato al tempo perso in coda. Sempre secondo i dati di Mobilitaria 2023 in media i genovesi passano 146 ore all'anno in coda nelle ore di punta. I milanesi, primi in classifica, passano 259 ore all'anno in coda, i romani 233, i torinesi 224, i napoletani 164. Va meglio a cagliaritani e baresi che passano in coda rispettivamente 123 e 116 ore all'anno. E poi c'è la media della durata del viaggio. A Genova per fare 10 km ci vogliono 16'40", a Milano 27'30". A Roma e Torino si viaggia oltre i 25' mentre a Palermo sono circa 20'. Decisamente migliore la situazione di Bologna e Bari dove per compiere il tragitto di 10 km ci vogliono circa 13'40" nel capoluogo dell'Emilia Romagna e 13'10" nel capoluogo pugliese.

 

TAGS