Vai all'articolo sul sito completo

Attualità

2 minuti e 21 secondi di lettura
di Redazione

GENOVA - Di fronte al grido d'allarme lanciato dal presidente del Municipio V del Comune di Genova Federico Romeo sulla carenza di sicurezza in Valpolcevera e la sua richiesta inviata al Prefetto di Genova Cinzia Teresa Torraco, finalizzata ad ottenere un intervento di coordinato delle Forze dell’ordine sul territorio, il sindacato di polizia Siap "coglie l'occasione per ribadire quanto la nostra organizzazione sindacale sta sostenendo da tempo sul territorio genovese e ligure". Sono le parole di Roberto Traverso, della segreteria nazionale del Siap.

"Bisogna che prima di tutto si definisca concretamente il significato del tanto invocato “coordinamento” delle risorse umane in divisa a disposizione per garantire la sicurezza dei cittadini - continua -. Per estirpare dal territorio chi delinque ed arginare, spaccio di droga a livelli mai raggiunti sinora, furti, molestie, atti vandalici, minacce, degrado ect, non basta ottenere dal Prefetto un “pattuglione una tantum” sul territorio ma occorre investire concretamente sull’attività investigativa e sul controllo del territorio".

"Per farlo bisogna che a Genova non ci siano modelli diversi di sicurezza che applicati in base a scelte territoriali che in realtà non tengono conto di un unico welfare sociale. A Genova esiste una differenza macroscopica rispetto alle forze messe in campo dentro o fuori il perimetro del Centro Storico: due modelli entrambi sbagliati".

"Dentro il Centro Storico si cerca prima di tutto di reprimere i reati consumati e tentare di prevenirli con la presenza massiccia di divise, in particolare quelle della Polizia Locale che sempre più spesso si muove autonomamente, (senza coordinamento) ingolfando gli uffici trattazione atti della Questura e Commissariati che devono sopperire all’impossibilità della Polizia Locale ad effettuare autonomamente le identificazioni oppure inserire nei sistemi istituzionali provvedimenti cautelari emanati dall’autorità giudiziaria, tutto ciò a discapito dell’attività investigativa, fondamentale per la repressione e prevenzione dei reati".

"Quindi, cogliendo il grido di allarme del Presidente Romeo ribadisco quello che abbiamo già chiesto al Prefetto Cinzia Teresa Torraco ovvero l’urgente necessità di ottimizzare le esigue risorse a disposizione della Polizia di Stato (che anche sul territorio genovese necessitano di urgenti rafforzamenti), attraverso un coordinamento con la Polizia Locale (il cui organico ha superato quello della Questura e Commissariati) basato su un progetto di fattibilità istituzionale che tenga conto delle competenze istituzionali specifiche che differenziano il personale in divisa in campo".

"Per quanto riguarda la sicurezza, per riuscire a garantire un livello di welfare sociale uniforme sul territorio, c’è bisogno che si metta in campo un protocollo che riesca a mettere insieme, prevenzione e repressione dei reati con la vivibilità sociale dei quartieri genovesi. In estrema sintesi, ritengo che su questo fronte a Genova si farebbe un grande passo avanti se il Sindaco ed il Prefetto firmassero finalmente quei cosiddetti Patti sulla sicurezza che, come già più volte chiesto dal Siap, a Genova non sono mai stati sottoscritti".