GENOVA - Povertà in aumento anche a Genova tanto che alla mensa di via delle Fontane in alcuni giorni le persone in fila per un pasto arrivano a 800. Numeri che continuano ad aumentare e che stanno mettendo in difficoltà i volontari che senza aiuti anche istituzionali rischiano di dover chiudere. Di questo parleremo nella puntata di 'People' di martedì 16 gennaio in diretta dagli studi di Terrazza Colombo a partire dalle 21.00.
"C'è una base fissa di persone che frequenta la mensa da tempo, ma c'è stato un incremento, di solito si sedeva a tavola gente proveniente dal centro città o da zone molto limitrofe mentre oggi vengono da Voltri ma anche da Molassana - racconta Andrea Chiappori presidente della Comunità di Sant'Egidio Liguria - sono persone che un tempo riuscivano a sopperire al bisogno nei propri quartieri, adesso aggiungono la mensa".
Per un numero sempre maggiore di persone far quadrare i conti è un problema quotidiano, mentre chi vive in condizione di fragilità fatica ad arrivare a fine mese e cresce il numero di quanti sono costretti a chiedere aiuto. A pesare - denuncia Sant’Egidio - sono l’inflazione alle stelle e i beni di consumo sempre più costosi, la crisi energetica e il caro bollette, gli stipendi al palo.
Quest'anno il tradizionale pranzo di Natale a Genova è stato organizzato oltre alla Basilica dell'Annunziata in altri 22 luoghi raggiungendo oltre 9 mila partecipanti. Un numero mai raggiunto prima e che rappresenta solo una parte del bisogno.
Secondo l’ISTAT, oltre 5,6 milioni di persone vivono in povertà assoluta, di cui 1,3 milioni sono bambine e bambini. Il numero di individui in povertà assoluta è aumentato nel giro di un anno, arrivando al 9,7% nel 2022 dal 9,1% dell’anno precedente, in gran parte a causa dell’inflazione e dei suoi effetti.
L’impatto maggiore è sulle famiglie più povere e su quelle con un alto numero di componenti, con l’incidenza della povertà assoluta che arriva addirittura al 22,3% per quelle con tre o più figli minori. Il dato cresce anche per i nuclei con almeno una persona anziana (da 5,8% a 6,5%).
A preoccupare sono anche la crescita degli sfratti, con 99mila richieste di esecuzione, numero triplicato rispetto al 2021, e la povertà sanitaria, fenomeno emerso con la pandemia e accentuatosi nell’ultimo biennio e che porta due milioni di italiani a rimandare le cure, e quattro milioni a indebitarsi per effettuarle.