GENOVA - È stato il secondo incrocio con più incidenti nel 2023, forse per l'ultimo anno. La rotonda 9 novembre 1989 non esisterà più o, perlomeno, sarà modificata.
Il futuro della rotonda della Foce non è ancora delineato del tutto ma di una cosa si può essere sicuri: verrà modificata. A gennaio dell'anno scorso si prospettava la sua eliminazione per sostituirla con un incrocio regolato da semaforo. In quel progetto, per i veicoli provenienti dalla Sopraelevata ci sarebbero tre corsie di attestamento al semaforo, mentre per chi proviene da corso Marconi (in direzione Levante-Ponente) si avrebbe una sola corsia in corrispondenza del semaforo per la svolta a sinistra verso il Waterfront e due corsie di canalizzazione per andare a destra, in viale Brigate Partigiane.
Primocanale con le sue telecamere è arrivato nella delegazione del Municipio Medio Levante, nella quale rientra la rotonda della Foce, per capire il futuro tanto chiacchierato della mega intersezione. A spiegarlo è la presidente di Municipio Anna Palmieri.
Innanzitutto l'analisi dell'incrocio: "È qualcosa di particolare perché, in realtà, è una zona senza intralci in cui si può vedere bene la strada - spiega la presidente -. Chiaramente è molto trafficata in quanto c'è anche l'entrata e l'uscita dalla Sopraelevata e quindi si registra una grande affluenza, soprattutto di mattina".
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Fortunatamente, però, la vita della rotonda sarà ancora relativamente breve: "Ahimè o non ahimè, dipende da come la si pensa, la rotonda verrà modificata con i nuovi lavori del Waterfront, del nuovo parco urbano della Foce ma anche quelli del tunnel subportuale. Ci sono ancora degli studi in corso quindi non si può anticipare nulla, ma quello che è sicuro è che così com'è questa rotonda non esisterà più".
Parlando del nuovo parco urbano ad oggi è previsto un grande parco lineare da 20mila metri quadrati, con 350 alberi disposti su due rettangoli e un ampio boulevard centrale da usare per eventi e manifestazioni, realizzato su un terrapieno.
La radura in mezzo sarà lunga 200 metri e larga 24. Alle estremità, due "piazze" di ingresso, anche queste alberate, e un viale trasversale posto in asse con la fontana di piazza Rossetti. Lungo il perimetro una cancellata d’acciaio con varchi di accesso garantirà la chiusura notturna per ragioni di sicurezza.
La rivoluzione della viabilità nella zona è stata prevista già nel progetto iniziale. All'interno anche la trasformazione della rotonda ma tutto è ancora in divenire. Le decisioni sul suo futuro dipenderanno dalla configurazione dello svincolo del tunnel subportuale e dai lavori in corso nel quartiere.