GENOVA - "Siamo entrati nel quinto anno di amministrazione straordinaria e questo allungamento dei termini fino al 30 gennaio per la presentazione delle offerte vincolanti preoccupa le lavoratrici e i lavoratori, per due motivi, il primo è che non ci sia nulla di accettabile ad oggi e che si vada avanti a tentativi e la seconda che ci sia bisogno di più tempo per migliorare le offerte in essere oppure per dare tempo a chi vuole partecipare di farlo. Ma essendo la terza gara può voler dire che c’è bisogno di altro per rilanciare l’azienda" spiega Christian Venzano segretario generale della Fim Cisl Liguria in riferimento alla situazione di Piaggio Aero.
"Tutto questo però si sta facendo per la prima volta con una clessidra sul tavolo che riguarda i termini per la scadenza dell’amministrazione straordinaria fissati a maggio 2024 e questo non è accettabile - aggiunge Venzano -, un azienda strategica per il Paese e coperta a da Golden Power non può rischiare di fallire per colpa di una scadenza amministrativa, per noi devono essere allungati insieme ai termini della gara anche quelli dell'amministrazione per dare continuità produttiva visto che c’è lavoro ed è stato detto dai commissari che saranno firmati a breve 7 trasformazioni e 5 nuovi velivoli P180 che aumentano il grande portafoglio ordini che già ammonta a 500 milioni per Piaggio AeroSpace e questo sottolinea la straordinarietà di questa storica azienda aeronautica che ha ordini e liquidità almeno per i prossimi due anni con altre commesse in arrivo. L’incontro grazie al tavolo permanente regionale aperto dall’Assessore Piana, con la presenza dei due Comuni, quello di Genova e di Villanova d’Albenga, insieme a tutti i Parlamentari liguri è un momento molto importante della vertenza per chiedere quelle garanzie al Governo per la continuità e il rilancio della Piaggio".
Venzano aggiunge: "E questo deve avvenire in breve tempo per arrivare ad una vendita che garantisca il futuro con le garanzie del bando e dichiarato dalle organizzazioni sindacali e cioè la Piaggio unita, con i suoi asset e cioè velivoli, motori e service, con il mantenimento di tutta l’occupazione e la territorialità dei siti e se questo non è garantito dalla vendita allora bisogna che questa azienda diventi a maggioranza dello Stato tramite una soluzione pubblica, visto che lavoriamo per il 70% per la Difesa italiana e abbiamo da sviluppare prodotti in essere e dobbiamo ritornare a progettare per il futuro. Per questi motivi non c’è più tempo da perdere, e ci aspettiamo risposte dal Governo e sostegno dalle istituzioni" conclude Venzano.