GENOVA - Entrando nell'antica farmacia ed erboristeria Sant'Anna, nel cuore del quartiere di Castelletto a Genova, si resta affascinati da un luogo che sembra di altri tempi, ma che dal lontanissimo 1650 ha saputo rinnovarsi. L'atmosfera di pace, però, che la circonda è la stessa: ci troviamo infatti all'interno del convento dei Frati Carmelitani Scalzi. Appena entrati, il roseto e l'aranceto appaiono come un'oasi di tranquillità, lontana dai rumori della città. Qui ancora oggi i frati si prendono cura, oltre che dell'anima, anche del benessere, andando a lavorare le erbe e realizzando decotti, infusi, creme e molto altro. Durante la puntata di Viaggio in Liguria, dedicata alle botteghe storiche della Liguria, siamo andati a scoprire la più antica di Genova, guidati da frate Ezio Battaglia.
Viaggio in Liguria tra le botteghe storiche e il rossese di Dolceacqua - RIGUARDA QUI LA PUNTATA
Il motto di questo luogo si può leggere ancora in latino "Noi prepariamo le medicine, Dio ci dà la salute" ed è "questo è il senso del nostro lavoro. Sapere che Dio nella natura ha messo tutte le sostanze utili per la nostra salute", spiega frate Ezio ai microfoni di Primocanale. "Il primo documento del 1652 parla dell'attività già in funzione, quindi probabilmente già da qualche decennio il convento aveva aperto quella che oggi è una vera farmacia, anche se poi i prodotti che portiamo qui sono tutti a base di erbe selvatiche". Erbe regolarmente coltivate nel loro habitat e poi lavorate in laboratori che si sono ammodernizzati, senza dimenticare però la storia di questo posto.
Tant'è vero che nelle vetrinette è ancora esposta una delle bilance di precisione che si usava secoli fa. "Un tempo si preparavano unguenti, creme, pozioni e si dovevano pesare alcune erbe particolari in modo molto preciso", racconta frate Ezio.
"Siccome non esistevano bilance precise per gli erboristi, si usavano le bilance che usavano gli orefici. Queste bilance servivano per controllare che le monete d'oro fossero realmente corrispondenti al loro valore in oro. Qualcuno le lavorava ai lati e la moneta pesava meno: ecco perché poi è stata introdotta la zigrinatura"
"A Genova, essendo città di mare, c'erano monete di tantissime parti diverse. Il contrappeso serviva anche per controllare che il peso della moneta corrispondesse al sovrano, in modo che si fosse l'oro corrispondente al valore. La cosa curiosa è che ci sono addirittura alcune ricette antiche dove il peso corrispondente non è espresso in grammi, ma è proprio corrispondente al peso della moneta: un ducato, una sovrana, una mezza sovrana...". Una preziosa testimonianza che dà la misura di quanta storia sia passata per queste pareti.
Oggi la medicina è progredita, ma l'arte dell'erborista non è andata perduta, anzi. Ancora oggi spesso ci si rivolge a ciò che offre la natura per rimedi quando si sta poco bene o per prevenire i malanni di stagione. Ecco perché, in un momento di tante influenze, abbiamo chiesto consiglio su cosa prendere in questo periodo. "Tra i vari prodotti abbiamo i frutti di rosa canina, che sono dei frutti che vengono contusi in modo da poter essere appunto utilizzati nei decotti che servono per rivitalizzare l'organismo. E sono ricchi di vitamina C. Ovviamente, a seconda di quello che vogliamo ottenere, abbiamo bisogno di fare un infuso a freddo affinché la vitamina C non si degradi. Quindi lasciare in infusione nell'acqua fredda per un paio d'ore la pianta. In questo modo otteniamo un prodotto ricco di vitamina C e con abbastanza sali minerali oppure specialmente magari d'estate, quando sudiamo tanto, ne facciamo un decotto per qualche minuto, facendo bollire l'acqua per qualche minuto con dentro questi semi. In questo modo otteniamo un prodotto ricco di sali minerali, che serve appunto per ripristinare l'equilibrio salino del nostro organismo".