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Attualità

La manifestazione dimostra che la tensione sale anche in Liguria e il movimento degli agricoltori si sta riunendo per dare i proprio contributo ai cortei contro i tagli agli incentivi dell'Unione Europea e per il sostegno all'agricoltura in genere
1 minuto e 57 secondi di lettura
di Aurora Bottino - Franco Nativo
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BUSALLA - La protesta degli agricoltori infiamma anche la Liguria dopo le grandi capitali europee: questo martedì una quindicina di trattori degli allevatori della Vallescrivia si sono radunati a Busalla per un presidio al casello dell'autostrada A7. Alla manifestazione hanno partecipato almeno 50 persone che dicono no ai tagli agli incentivi dell'Unione Europea e chiiedono sostegno al settore agricolo. Un comparto che sta affrontando una grave crisi.

Gli agricoltori dicono no alla farina di grilli, alla carne sintetica, al vino zuccherato, agli ortaggi provenienti dal nord Africa coltivati con prodotti fitosanitari tossici. Da quest'anno è scattato anche l'obbligo di tenere incolto il il 4% dei terreni seminati oltre i 10 ettari, altro provvedimento che vede gli agricoltori fortemente contrari.

Inoltre si aggiunge l'aumento esponenziale dei costi dei mutui, il costo raddoppiato dei carburanti, ed ancora le tasse: oltre la legge di bilancio che reintroduce l’Irpef agricola. Lo ha spiegato Carlo Bellomo, agricoltore e organizzatore presidio del Comitato custodi del territorio.

"Siamo apolitici, non siamo schierati con nessuno altrimenti fallisce tutto. La nostra è una battaglia agricola". Lo ha detto Danilo Calvani che guida il Comitato Agricoltori Traditi (C.r.a.) che sta chiarendo la posizione di chi sta protestando. "Noi andiamo dove ci invitano e facciamo la nostra battaglia", ha spiegato. E rivolto al mondo politico, ha proseguito: "Il Parlamento tutto ci convochi, si discuta tutti insieme delle nostre istanze, senatori e deputati, di maggioranza e di opposizione. Ci facciano vedere che sono vicini a noi, facciano qualcosa di urgente", ha riferito ancora Calvani. "Non abbiamo più reddito, ci tassano anche i mezzi fermi dei nonni, macchine vecchie che non funzionano e non vengono utilizzate da anni", sottolinea Calvani che conclude: "Ogni giorno saremo sempre di più, è in atto qualcosa di straordinario". 

Le più grande manifestazione, per ora, è avvenuta sulla A1: al casello di Orte. Gli agricoltori in presidio hanno tentato di bloccare la circolazione ma le forze dell'ordine sono intervenute impedendo il blitz. Proteste si sono svolte anche, tra le altre città, a Foggia, Viterbo, Udine, Crotone oltre che in Sardegna.

Ora tocca alla Liguria. Alle 10 si registrano code intorno all'uscita autostradale di Busalla legata alla manifestazione. Coda anche per un cantiere presente sulla tratta, un chilometro tra Genova Bolzaneto e Busalla in direzione Milano.