BUSALLA - "Prospettive di costi sempre in aumento e normative ambientali che rischiano di mandare questa agricoltura di frontiera, che lo è ancora di più nelle nostre valli, in rovina". Sono le parole del sindaco di Busalla, Loris Maieron.
Sono più di 50 gli agricoltori che sono scesi in piazza unendosi alle manifestazioni che stanno animando le più grandi città europee. "Siamo apolitici, non siamo schierati con nessuno altrimenti fallisce tutto. La nostra è una battaglia agricola". Lo ha detto Danilo Calvani che guida il Comitato Agricoltori Traditi (C.r.a.) che sta chiarendo la posizione di chi sta protestando. "Noi andiamo dove ci invitano e facciamo la nostra battaglia", ha spiegato.
Proteste degli agricoltori, oggi il presidio al casello di Busalla - LEGGI QUI
E rivolto al mondo politico, ha proseguito: "Il Parlamento tutto ci convochi, si discuta tutti insieme delle nostre istanze, senatori e deputati, di maggioranza e di opposizione. Ci facciano vedere che sono vicini a noi, facciano qualcosa di urgente", ha riferito ancora Calvani. "Non abbiamo più reddito, ci tassano anche i mezzi fermi dei nonni, macchine vecchie che non funzionano e non vengono utilizzate da anni", sottolinea Calvani che conclude: "Ogni giorno saremo sempre di più, è in atto qualcosa di straordinario".
A Primocanale il sindaco di Busalla ha detto che gli organizzatori hanno ricevuto tutti i permessi del caso. Proprio nel suo Comune, intorno alle nove, 12 trattori si sono fermati in presidio al casello d'entrata della A7 Genova - Serravalle.
"Non sarà un vero e proprio blocco", ha detto il primo cittadino. "È un modo per denunciare una situazione che non è assolutamente rosea".