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Attualità

L’orario di lavoro giornaliero dei dipendenti di Genova Parcheggi sarà di 9 ore più una per le attività accessorie. I sindacati: "Chiediamo adesso al Comune di aprire un tavolo per allargare il modello ad altre aziende"
2 minuti e 43 secondi di lettura
di a.pop.

GENOVA - Quattro giorni di lavoro alla settimana. In Liguria è il primo caso di 'settimana corta' che vede coinvolta un'azienda pubblica. Si tratta di Genova Parcheggi. Dal primo aprile e fino al 31 dicembre 2024 partirà la sperimentazione. L'oriario di lavoro del personale di Genova Parcheggi sarà sviluppato su una media di quattro giorni lavorativi alla settimana per gli operatori di sosta e ausiliari del traffico. L’orario di lavoro giornaliero sarà di 9 ore più una per le attività accessorie come, ad esempio, i tempi di trasferimento per raggiungere la zona per svolgere l’attività operativa. E il risultato dell’accordo firmato oggi tra l’azienda e Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti.

"Questa intesa può diventare un modello da esportare in altre città della Liguria ma anche nel resto d’Italia visto che ci sono pochissimi progetti simili a questo – spiegano Andrea Gamba (Filt Cgil), Raffaele Lupia (Fit Cisl) e Giuseppe Gulli (Uiltrasporti) –. E’ un accordo che riguarda circa un centinaio di lavoratori e garantisce la possibilità di poter godere di un giorno di riposo in più senza intaccare minimamente le ore lavorate e la retribuzione. C’è soltanto una differente scansione dei turni. Crediamo molto in questo progetto perché vuole garantire al lavoratore una qualità della vita migliore: il vantaggio è quello che si potrà godere almeno di tre giorni di riposo consecutivi ma potrebbero essere anche di più attaccandoli al sabato o alla domenica. Chiediamo adesso al Comune di aprire un tavolo per allargare il modello ad altre aziende".

In vari Paesi come l’Islanda, il Giappone, la Nuova Zelanda e la Spagna sono stati lanciati dei progetti sperimentali per testare la settimana lavorativa di 4 giorni, alcuni dei quali hanno fornito risultati estremamente promettenti. In Italia alcune aziende hanno avviato la sperimentazione della settimana corta, tra queste c'è Intesa Sanpaolo. Dopo di loro anche Luxottica, Sace e Lamborghini hanno iniziato a lavora per introdurre la settimana lavorativa a quattro giorni.

Secondo gli studi effettuati in quelle realtà dove la settimana lavorativa di 4 giorni è già stata applicata ci sono pro e contro:

Tra i vantaggi ci sono il Miglioramento del benessere delle persone che hanno più tempo da didicare alla famiglia, al tempo loibero e ai propri hobby. C'è poi lo stimolo all’innovazione e al miglioramento organizzativo: le sperimentazioni fatte dimostrano come sia possibile migliorare l’efficacia nelle riunioni e ridurre la ridondanza nei processi di comunicazione oltre ad aumentare la programmazione. Tra i pro c'è anche la riduzione dei costi e l'aumento della sostenibilità ambientale ed economica
La settimana corta consente all’azienda di ottimizzare gli spazi e ridurre inutili costi energetici.

Non mancano però gli svantaggi. Tra questi c'è l'aumento della pressione lavorativa e la riduzione della possibilità di equilibrio e conciliazione nei giorni lavorativi: si crea infatti una pressione fisica e psicologica e una difficoltà a conciliare in quei giorni 4 giorni di lavoro la vita sociale e le altre pratiche della quotidiana.

C'è poi il rischio di una eccessiva enfasi sulla presenza e sugli orari di lavoro a scapito di una cultura di lavoro per obiettivi. La settimana lavorativa corta rischia di riportare l’attenzione e il focus del controllo sui vincoli di orario e luogo di lavoro. Infine c'è la difficoltà a garantire il coordinamento e la socializzazione nei team di lavoro.