GENOVA - Giornata genovese per i ministri Matteo Salvini e Matteo Piantedosi, rispettivamente ministro dei Trasporti e ministro dell’Interno, arrivati in città per la cerimonia dell'avvio dei lavori del tunnel subportuale. Tutto trasmesso in diretta su Primocanale.
L'evento per celebrare l'apertura del cantiere vero e proprio è iniziato alle 11 a San Benigno, nell'area occupata un tempo dal capannone Csm-Gmt oggi demolito, nei pressi della Lanterna. "I lavori saranno terminati entro l'agosto del 2029" spiega Autostrade.
"La giornata è importante perché il progetto di Genova, la Genova del futuro, dei prossimi 20-30 anni ha bisogno anche del tunnel e io sono molto contento che a questo finalmente si cominci a lavorare. Ovviamente noi non abbiamo finito ma abbiamo fatto il nostro lavoro per far sì che questo succeda". Lo ha detto il sindaco di Genova Marco Bucci durante la cerimonia.
"Il tunnel non ha nulla a che vedere con la sopraelevata. Sono due cose diverse. Il tunnel verrà fatto e poi quando sarà fatto il tunnel, la città deciderà se vorrà tenere o non la sopraelevata. Ma non confondiamo le due cose perché è un gioco al massacro che a me non piace, non deve essere fatto. Il tunnel è il tunnel e la sopraelevata. I due progetti sono distinti e anche l'uscita di via Madre di Dio sarà fatto in maniera tale che non ci sarà nessun contatto con la sopraelevata".
"Il via ai lavori del tunnel subportuale di Genova è l'esempio dello Stato che collabora e funziona, in un'ora in cui escono vergognose ricostruzioni secondo cui ci sarebbero pezzi di Stato invece che lavorano contro altri pezzi di Stato, ascoltando, origliando, spiando, dossierando. Anche qualcuno che è seduto qua, una vergogna di stampo sovietico. Oggi invece è una giornata di sole perché pezzi di Stato si sono messi al lavoro insieme per un'opera pubblica". Ha detto il vice premier Matteo Salvini.
"Faccio i complimenti a Genova. La tragedia di Ponte Morandi rimane tale ma questa è anche una grande occasione. Abbiamo la migliore legislazione al mondo e lo abbiamo dimostrato qui a Genova con le migliori pratiche". Lo ha detto il ministro dell'Interno Piantedosi parlando durante la cerimonia di inaugurazione dell'inizio dei lavori del tunnel subportuale di Genova. "Per questo - ha aggiunto - firmeremo oggi un buon protocollo sulla legalità che rilancerà l'esperienza in materia e che andrà oltre affermazione trasparenza e delle pratiche anticorruzione. Sarà una grande scommessa come per ponte Morandi ma si può fare e si può fare in tempi celeri e presidiando la legalità".
"Ovviamente sarà gratuito - ha detto Bucci -. Lo abbiamo detto sin dal primo giorno. Il tunnel di Genova sarà assolutamente gratuito. Potete immaginare se lo mettiamo a pagamento. Il tunnel non ha nulla a che vedere con la sopraelevata. Sono due cose diverse. Il tunnel verrà fatto e poi quando sarà fatto il tunnel, la città deciderà se vorrà tenere o non la sopraelevata. Ma non confondiamo le due cose perché è un gioco al massacro che a me non piace, non deve essere fatto. Il tunnel è il tunnel e la sopraelevata è la sopraelevata. I due progetti sono distinti e anche l'uscita di Via Madre di Dio Sarà fatto in maniera tale che non ci sarà nessun contatto con la sopraelevata" spiega il sindaco Bucci.
Il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti ha aggiunto: "Questo tunnel è un sogno che questa città coltiva da almeno 4 decenni in cui se ne è parlato. Oggi finalmente diventa una realtà. Se questo tunnel avrà un nome sarà dedicato alle 43 vittime del ponte Morandi: da quella tragedia abbiamo capito che delle nostre infrastrutture ce ne dobbiamo prendere cura, per quanto questo non cancelli quello che è successo. Grazie ai ministri che sono qui per quest'opera, in Liguria l'Italia che cambia si vede molto più che altrove".
Il tunnel, opera strategica per la città che va però controllata visto gli alti costi, collegherà il nodo di San Benigno alla Foce passando in galleria al di sotto del bacino portuale, con la realizzazione anche dei relativi tratti di raccordo da un lato con il nodo autostradale e, dall'altro, con la viabilità cittadina per snellire viabilità e traffico dello scalo. Dopo l'avvio delle opere propedeutiche nel giugno 2023, i lavori di inizio demolizioni e scavo inizieranno a breve.
Sempre nella zona di San Benigno si inizierà con le operazioni per montare la super-talpa che scaverà la galleria di 3,5 chilometri sotto il bacino portuale e la collina di Carignano, per poi riemergere in superficie alla Foce, non più in asse con corso Italia ma in viale Brigate Partigiane, di fronte a via Barabino.
Dopo la cerimonia in prefettura a Genova è stato firmato il protocollo di legalità sulla falsariga di quello sottoscritto nel 2022 per la nuova diga foranea. Il tutto alla presenza del viceministro Edoardo Rixi e dell'amministratore delegato di Autostrade Roberto Tomasi.
I costi dell'opera, prevista nell'ambito dell’accordo tra Autostrade ed enti locali come "risarcimento" alla città per il crollo di ponte Morandi, erano stimati inizialmente in 700 milioni ma sono lievitati a 900 milioni. La preoccupazione per costi che sembrano lievitare viene illustrata nell'editoriale di Maurizio Rossi (LEGGI QUI), insieme al monito di non festeggiare nulla in quanto:
"Questa opera, come altre, Genova la deve solo al sacrificio delle vite di quei 43 che sono morti sotto le macerie del Morandi".
"Nessuno potrà mai dimenticare la tragedia di Ponte Morandi" ha detto la presidente di Aspi Elisabetta Olivieri. "Con l'evento odierno si entra nella fase di cantiere del tunnel, dopo un'intensa fase progettuale e di definizione della roadmap di realizzazione dell'opera, che ha visto il concorso e la collaborazione di diversi soggetti che a vario titolo hanno contribuito ad arrivare sin qui. Per noi di Autostrade - ha sottolineato la presidente di Aspi - quest'opera ha anche un altro, e molto più alto, significato. E il suo significato è il collegamento con la tragedia del ponte Morandi. Non si può e non si vuole dimenticare quanto accaduto, nessuno di noi vuole farlo". Per questo, ha aggiunto "per Autostrade quest'opera ha un importantissimo valore, per contribuire a riconquistare la fiducia di un territorio così colpito dalla tragedia del 2018. Pensiamo che per ricucire il rapporto con la città occorra innanzitutto dimostrare di fare e di farlo bene".
Con la notizia dell'arrivo dei ministri, però, è scattata anche la contestazione. "Salvini e Piantedosi a Genova? Cacciamo la banda dei manganelli. Piantedosi dimissioni", hanno annunciato sui social i collettivi Osa e Cambiare Rotta, che si sono dati appuntamento alle 10 all'ingresso del porto, davanti alla stazione Marittima a Ponte dei Mille. Primocanale ha seguito la manifestazione con le sue telecamere.
"Contro guerra e repressione, Piantedosi dimissione". Questo lo striscione che apre il corteo di circa 100 studenti che si sono dati appuntamento stamani alla stazione marittima per protestare contro i ministri Salvini e Piantedosi, dopo i fatti di Pisa. Il ministro dell'Interno e quello delle infrastrutture sono a Genova per l'inaugurazione dei lavori del tunnel subportuale. Il corteo è poi proseguito fino ad arrivare in piazza Corvetto, dove affaccia la prefettura di Genova.
“Il Protocollo di Legalità sul Tunnel Subportuale firmato in Prefettura rappresenta la continuazione di un percorso a tutela dei lavoratori già sperimentato su grandi opere come il Terzo Valico, il Ponte San Giorgio e la Diga Foranea di Genova”, spiega Andrea Tafaria, Segretario Generale Filca Cisl Liguria: “Il protocollo definisce quello che sarà l’impianto di regole alle quali le imprese che lavoreranno nella costruzione dell’opera dovranno attenersi: tutela dell’occupazione e dei diritti dei lavoratori di appalti e sub appalti, sicurezza sul lavoro, formazione e applicazione corretta del contratto dell’edilizia sono tra gli elementi qualificanti dell’intesa. Di particolare rilevanza anche la costituzione del “Tavolo di monitoraggio dei flussi di manodopera” per contrastare le possibili infiltrazioni della criminalità organizzata, un tavolo nel quale la Filca Cisl Liguria sarà presente e farà la propria parte. In particolare il tavolo si occuperà di individuare le azioni con le quali definire le procedure di reclutamento di massima trasparenza, a garanzia non solo di lavoratori e imprese virtuose, ma più in generale di tutta la collettività”, conclude Tafaria.