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Attualità

Aumentano gli imprenditori italiani che si rivolgono allo sportello. Il segretario generale della Camera di Commercio di Genova Maurizio Caviglia: "Fondamentale il lavoro di prevenzione per evitare fallimenti da parte di chi vorrebbe far partire un'attività"
3 minuti e 16 secondi di lettura
di a.p.

GENOVA - Nel 2023 lo Sportello camerale di Sostegno alla Competitività delle Imprese (SCI) ha confermato l'affluenza del biennio precedente, quello del post pandemia. Un lavoro costante e continuo, dodici mesi l'anno per quaranta ore settimanali, sia in presenza che da remoto, fatto di attività formative e consulenze personalizzate. Lanciato dalla Camera di Commercio di Genova sette anni fa e co-finanziato da Fondazione Carige, si rivolge sia alle persone che hanno un'idea imprenditoriale e hanno bisogno di essere supportate che alle imprese o partite Iva già esistenti che richiedono consulenze specialistiche.

Matteo Gatto, responsabile del servizio, ha tracciato il bilancio del servizio che nel 2023 ha supportato 1046 utenti, di cui 885 aspiranti imprenditori e 97 fra imprenditori e lavoratori autonomi, oltre a 64 utenti che dopo un primo contatto poco costruttivo hanno deciso di cambiare strada: "La micro-piccola impresa è entrata in un contesto di competitività maggiore rispetto a 30 anni fa e quindi oggi bisogna essere più strutturati per restare nel mercato. Nell'ultimo periodo c'è stato anche un equilibrio tra l'utenza maschile e femminile che storicamente è sempre stata a vantaggio della seconda. Altro dato interessante è quello degli utenti italiani che sono aumenti. All'inizio erano infatti soprattutto stranieri, anche per una maggiore propensione al rischiare e a intraprendere un'attivita, ora invece abbiamo una preponderanza dell'utenza italiana che si rivolge a noi: parliamo di circa il 93%. E poi ci sono le logiche di mercato che sono cambiate e quindi rende necessario avere un piano definito di business" conclude Gatto.

Il segretario generale della Camera di Commercio di Genova Maurizio Caviglia ha sottolineato l'importanza dell'attività di prevenzione svolta per evitare insuccessi da parte degli aspiranti imprenditori: "Questo lavoro ci consente di andare a verificare una percentuale di giovani e meno giovani a cui sconsigliamo di intraprendere l'attivita perché magari non c'è la capacità, la competenza, la copertura economia per avviare quella determinata attività d'impresa. A volte non ci sono le condizioni di mercato. Secondo i dati in media nei primi tre anni un 40% di nuove startup chiude, invece con il lavoro di supporto svolto, il 95% di quelle accompagnate dopo tre anni è ancora in attività. Questo vuol dire che il lavoro di prevenzione fatto ha preservato gli interessati e le loro famiglie da insuccessi economici che avrebbero pesato per loro in modo importante" conclude Caviglia.

Il bilancio del 2023 e le prospettive di sviluppo sono stati presentati alla Camera di Commercio dal presidente del Centro Ligure Produttività (cui è affidato il servizio), Massimiliano Spigno, che ha sottolineato in apertura: "L'innovazione nel mercato del lavoro sta dando una nuova veste alla Formazione, spingendola ad essere essa stessa più dinamica e innovativa e orientandola sempre di più verso la tematica della creazione d'impresa, area ormai considerata una vera opportunità, anziché un piano B come in passato".

Il presidente di Fondazione Carige Paolo Momigliano ha messo in risalto gli ottimi risultati raggiunti dalla collaborazione tra Camera di Commercio e Fondazione con l'obiettivo di creare nuova imprenditorialità e rendere più dinamico il mercato del lavoro. A seguire l'intervento del segretario generale della Camera di Commercio delle Riviere di Liguria, Marco Casarino, che ha presentato i servizi di supporto all'autoimpiego e alla creazione d'impresa previsti nell'ambito del programma G.O.L. del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.

Poi sono stati presentati al pubblico tre esempi virtuosi di imprese nate con il supporto dello SCI: Federica Riccadonna, ex tennista professionista, che ha creato un sistema di aste benefiche online di abbigliamento ed attrezzature sportive, coniugando innovazione, sostenibilità sociale e ambientale (Champions Give Back); Abdelrahman "Abu" Abdelmahdi, giovane brillante ingegnere egiziano trapiantato a Genova, che ha ideato una app a doppia interfaccia per ordinare farmaci comodamente a domicilio, con il coinvolgimento delle farmacie e dei medici di base (Oxyera); infine Martina Riolino, giovane ristoratrice vegana spezzina, seconda classificata nel contest nazionale EWA (Empowering Women in Agrifood) che ha aperto un take-away vegano nel cuore della Città del Vaticano (Zoë Food Evolution).

 

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