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Attualità

Durissime dichiarazioni di Nicastro e Cosentino: "Si rischia la turbativa d'asta"
1 minuto e 36 secondi di lettura
di Matteo Cantile

GENOVA - “Repetita iuvant, ma adesso basta, questa situazione ci sta disturbando”: la risposta dei commissari di Piaggio Aero Vincenzo Nicastro e Carmelo Cosentino alle parole dell'Amministratore delegato di Leonardo Roberto Cingolani (“Piaggio Aero non ci riguarda, non è nel nostro interesse”) non poteva essere più dura.

“Domandare è lecito ma rispondere non sempre lo è – dice con asprezza Vincenzo Nicastro – queste dichiarazioni sono a richio di turbativa d'asta”. Cingolani, così come i due commissari, hanno parlato con i giornalisti a margine del convegno sull'industria della difesa organizzato dal sindacato Uilm.

“Non capiamo il significato di queste dichiarazioni – proseguono i commissari – ogni volta che stiamo per finire un'asta escono queste cose che ci disturbano e mettono a repentaglio il nostro lavoro. Ci sono diversi soggetti interessati alla nostra azienda, che è viva, vitale e non è affatto decotta”. Quanti siano i potenziali investitori Nicastro e Cosentino non vogliono dirlo, limitandosi ad ammettere che in corsa c'è “più di un soggetto”: “Per noi – aggiungono – non conta il numero dei pretendenti ma la loro solidità, il progetto che propongono, non vogliamo che Piaggio entri per la terza volta in amministrazione straordinaria”.

Per i commissari ci sono diversi ambiti in cui Piaggio può giocare una partita importante a livello internazionale: “C'è la gara europea sui formatori degli aeroplani multimotore e il nostro P180 ha buone chance di essere l'apparecchio prescelto. E poi ci sono i droni, di cui tanto si parla in questo periodo: il progetto realizzato da Piaggio, attualmente congelato per mancanza di interesse nazionale, è di un livello molto superiore rispetto a quelli attualmente in produzione, è un campo in cui l'azienda ligure può assumere un ruolo davvero significativo”.

Sui tempi della conclusione della procedura di gara i due commissari non si sbilanciano: “Entro maggio si concluderà una nuova due diligence che serve per rivalutare le potenzialità dell'azienda anche in relazione a tutto quello che stiamo facendo, a quel punto potremo valutare anche i tempi di questo iter”.