GENOVA - Oltre un milione e 600 mila visualizzazioni per il reel di @primocanale.it che su Instagram mostra un estratto del confronto tra Maurizio Rossi, presidente di Terrazza Colombo e senatore della XVII legislatura, e l'amministratore delegato di Autostrade per l'Italia Roberto Tomasi. L'intero confronto, organizzato da Rossi nell'ambito degli eventi "Terrazza Incontra", lo si può rivedere on demand sul nostro sito primocanale.it già in testa a questo articolo.
Ad infiammare il dibattito è stato il discorso proprio di Tomasi sui pedaggi autostradali, ritenuti "i meno cari, se confrontati con Francia, Spagna e Portogallo, oltre che necessari per finanziare i lavori di manutenzione sul tracciato ligure, tra i più ricchi di ponti e gallerie".
"Non mi venga più a dire che in Liguria siamo pieni di ponti e gallerie! Quei ponti e quelle gallerie gli italiani li hanno pagati e oggi ci state facendo ripagare le manutenzioni non fatte. I soldi dei pedaggi se li sono imbertati i Benetton!"
Così ha replicato Rossi, esprimendo con il suo 'sfogo' quello che pensano la maggior parte dei liguri e non solo che affrontano quotidianamente i disagi di tutti i cantieri aperti contemporaneamente dopo che, dal crollo di Ponte Morandi, Autostrade per l'Italia ha iniziato a fare tutte le manutenzioni che prima non erano state fatte. Il plauso sui social è arrivato, come dimostrano le migliaia di commenti (più di 2600) e i 59 mila likes. Tra questi ci sono anche i like di personalità dello spettacolo, come la cantante Fiorella Mannoia, il rapper genovese Izi, la conduttrice e attrice Rosita Celentano. Da questo video, più di 3 mila e 600 persone hanno iniziato a seguire il profilo Instagram di Primocanale che ha raggiunto i 48 mila followers. Il video non è stato visto soltanto in Liguria, ma anche a Roma, Milano e Torino.
A testimoniare quello che è il pensiero dei genovesi è anche la serie di sondaggi realizzati da Tecné per Primocanale proprio sulle autostrade liguri. Sui pedaggi, secondo il 45% bisognerebbe pagare meno perché si subisce un disservizio. Il 38% invece ritiene che non si dovrebbe pagare nulla, solo il 16% pensa sia giusto pagare perché si fanno lavori di messa in sicurezza.