LIGURIA - C'è la ceramica, c'è chi lavora il legno, chi si dedica al settore alimentare, chi alla moda, alla comunicazione, alle riparazioni, al turismo, alla nautica e così via. Un esercito di lavoratori che ogni giorno aprono le saracinesche e offrono servizi e opportunità movimentando l'economia ligure. Secondo i dati l’80% del tessuto imprenditoriale regionale è costituito da micro, piccole e medie imprese artigianali e commerciali che affrontano una lunga serie di problematiche.
E allora ecco l'appello rivolto alle istituzioni con dei punti molto precisi su cui servirebbe intervenire come sottolinea Luca Costi, segretario regionale di Confartigianato: "Ci chiedono una minore tassazione, un accesso al credito più facile e una semplificazione burocratica sull'applicazione delle norme. Questo è un punto importante - sottolinea Costi -. Le imprese vorrebbero avere norme semplici e chiare anche perché l costo complessivo è molto elevato soprattutto per gli imprenditori dediti alla produzione".
Secondo i dati di Unioncamere in Liguria, le imprese artigiane registrate nel 2023 sono 43.367 (+0,1%, +53 unità rispetto al 2022); le imprese attive sono 43.074 (+0,2%, +75 unità). Il saldo tra iscrizioni e cessazioni è positivo (+146 unità), positivo è anche il tasso di crescita (+0,34%), che scende rispetto al 2022 (+0,98%). Nel 2023 il tasso di crescita ligure è inferiore di 0,01 punti percentuali rispetto a quello dell’Italia (+0,35%), di 0,25 punti percentuali rispetto a quello del Nord Est (+0,59%), ma superiore di 0,02 punti percentuali se confrontato con l’indicatore del Nord Ovest (+0,32%). Nel 2023 il tasso di crescita delle imprese artigiane, è positivo per agricoltura, silvicoltura e pesca (+0,33%), costruzioni (+1,03%), servizi di informazioni e comunicazione (+1,58%), noleggio, agenzie di viaggio e servizi di supporto alle imprese (+1,20%), altre attività di servizi (+0,25%) e imprese non classificate (+121,62%).
Un mondo che cerca di stare al passo coi tempi. Tra le urgenze espresse ci sono quelle di formare il personale, avviare investimenti per ammodernare i macchinari e puntare sempre di più sull'efficientamento energetico. Realtà che rappresentano una buona parte del pil regionale. Dalla Regione sul tavolo, una serie di risorse, utili per affrontare le diverse necessità che ogni settore si trova davanti.
"La garanzia artigiani è la misura più conosciuta - spiega l'assessore allo Sviluppo economico di Regione Liguria Alessio Piana -. Stiamo cercando di accompagnare le diverse realtà artigiane per migliorare le loro attività. Presto ci sarà anche il patto per il lavoro per commercio e artigianato con una legge che introdurrà una disciplina ad hoc sui patti d'area e sulle intese. Siamo partiti con una dotazione economica di circa 19 milioni di euro per la garanzia artigiani in Liguria con la possibilità di poter ampliare la misura che comunque rimane attiva fino al 2026".
Per contribuire allo sviluppo armonico del sistema economico e sociale dell'artigianato ligure, Regione Liguria ha stanziato un contributo annuale, per le 9 mila imprese e i 25 mila lavoratori che aderiscono a Eblig, l’Ente Bilaterale Ligure dell’artigianato. La giunta regionale, su proposta dell’assessore Piana, ha approvato la concessione di un importo pari a 50 mila euro in favore dell’Ente Bilaterale Ligure dell’artigianato, gestore del Fondo Intercategoriale di sostegno (F.I.S.).