GENOVA - Sono diverse centinaia le persone scese in piazza contro i cosiddetti "progetti calati dall'alto". Per gli organizzatori oltre un migliaio. Così si sono ritrovati nel piazzale di fronte alla stazione ferroviaria di Principe, tra slogan e cartelli contro il presidente Giovanni Toti, agli arresti domiciliari per corruzione. In corteo i sostenitori di decine di comitati genovesi e liguri che da tempo si battono contro la realizzazione di opere a loro dire negative per i cittadini e il territorio su cui vengono realizzate.
Da Principe a piazza De Ferrari, sede che ospita il palazzo di Regione Liguria, questo il percorso della manifestazione che si è fermata simbolicamente davanti alla Prefettura di Genova. Così il corteo di protesta organizzato dalla rete dei comitati della Liguria mostra cartelli e striscioni contro il rigassificatore di Vado Ligure, la funivia e lo skymetro di Genova, il trasferimento dei depositi chimici a Genova e il biodigestore della Spezia. Ci sono anche i rapallesi contro il tunnel della Fontanabuona e tanti altri. "In Liguria si manifesta uniti": è scritto sullo striscione d'apertura del corteo.
"È una manifestazione apartitica contro la cattiva amministrazione della Liguria organizzata ben prima dell'inchiesta che ha portato agli arresti del presidente Toti" sottolineano gli organizzatori. Tra i manifestanti anche il leader dei 5 Stelle Giuseppe Conte che però è stato inizialmente contestato perché la manifestazione voleva essere priva di esponenti politici. Per questo stesso motivo gli altri partiti del centrosinistra hanno preferito non aderire.