Quinta puntata della nostra inchiesta su spiagge e concessioni (GUARDA QUI TUTTE LE PUNTATE). Il canone che i titolari devono versare annualmente si aggira introno ai 7 mila euro, cifra, per i più, irrisoria come confermato da un gestore di Diano Marina, da 70 anni titolare della concessione demaniale.
Sempre nel golfo dianese, famosa località turistica per il suo litorale, abbiamo avvicinato un secondo gestore, titolare di una spiaggia decisamente più piccola confronto a quella gestita dal collega precedentemente intervistato.
Paolo Saglietto dichiara di pagare annualmente poco più di 5 mila euro per una pezzo di litorale capace di ospitare 39 ombrelloni, 5 baldacchini e una sessantina di ombrelloni. Qualche centinaio di euro in meno rispetto al collega che ne paga poco più di 6 mila per 300 lettini e 150 ombrelloni. Alla domanda "Le torna tutto?" Saglietto risponde "No, non mi torna ma io pago quello che mi dice il comune attraverso lo Stato. Ciò non toglie che in alcuni casi le concessioni sono troppo basse. Nel mio caso, se il canone fosse più alto, tra il rientro dell'investimento, il mutuo, i dipendenti e tutti i lavori che abbiamo fatto non ci starei dentro".
Per quanto invece riguarda la Bolkestein, Saglietto si dichiara pronto alla gara " ma se la normativa prevede il riconoscimento degli investimenti che, secondo me, è fondamentale perché ci sono delle aziende che hanno una storicità ma che continuano ad investire tanti soldi contrariamente ad altre che ne hanno approfittato magari investendo pochissimo. Da tenere conto che sino a cinque, quattro anni fa i canoni erano sui 1000 euro. Comunque - ribadisce Saglietto - la colpa non si può imputare ai concessionari perché gli è stato concesso e hanno fatto bene". (CONTINUA)