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Attualità

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di R.P.

GENOVA - Giovedì 16 e Venerdì 17 maggio presso il Centro di Cultura, Formazione e Attività Forensi  di Genova, si svolgeranno i lavori della XXIX Assemblea del Coordinamento della Conciliazione Forense.

Un appuntamento importante per mediatori, avvocati, responsabili degli organismi di conciliazione forense, operatori del settore in genere, a cui presenzieranno anche i capi degli uffici giudiziari, il Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Genova, il Rettore e professori dell’Università.

Oltre ad approfondire le criticità sottese ai nuovi standard richiesti per gli organismi dal  D.M. n.150/2023 in prossimità della scadenza prevista per il prossimo 15 agosto, si parlerà di mediazione mista e telematica, delle caratteristiche del primo incontro di mediazione dopo la Riforma Cartabia, di mediazione demandata e del progetto con l’Università di Firenze a cui ha aderito il Coordinamento della Conciliazione Forense.

Una due giorni, in cui il Presidente Avv. Valerio Fioravanti con tutto il direttivo costituito dagli avvocati Laura di Tillio, Cinzia Preti, Viviana Sidoti, Anna Napoli, Francesco Cenci, Marcello Tomaiuolo, Manuela Zanussi, Maria Agnino, Antonio De Matteis, Maurizio di Rocco, Vittorio Melone, Monica Scabia, Pier Giorgio Avvisati e Pietro Beretta Anguissola, sarà a disposizione dell’intera assemblea dando il proprio contributo in risposta ai numerosi quesiti e dubbi che la Riforma Cartabia ha portato con sé.

Una realtà quella del Coordinamento della Conciliazione Forense che mira sempre più ad affermarsi  anche come strumento divulgativo della cultura della mediazione accentuando, ad di là dell’effetto deflattivo noto a tutti, il suo vero ruolo di attribuzione di responsabilità, consapevolezza e crescita etica delle persone nella soluzione dei propri conflitti.
Una società è sana quando è in grado di gestire il contenzioso attraverso la capacità di autodeterminazione dei soggetti.

Mediazione quindi come percorso in cui la dimensione etica per il benessere sociale trova finalmente in essa la sua giusta collocazione.
Affinchè non si dica  più che il nostro è il Paese dove tutto finisce in Tribunale!