SAVONA - Un jet privato è stato sequestrato dalla Guardia di finanza di Savona in collaborazione con l'agenzia Dogane e Monopoli ricoverato in hangar all'aeroporto di Villanova d'Albenga ritenuto in posizione di contrabbando e di evasione dell'Iva.
Finanzieri e funzionari doganali hanno trovato il Cessna Citation X, battente bandiera statunitense rimasto nell'hangar per un periodo superiore ai sei mesi e, quindi, ben oltre il tempo massimo previsto per il regime di ammissione temporanea.
Le successive analisi hanno consentito di ricondurre la disponibilità del velivolo di lusso, formalmente intestato a un trust con sede in Delaware (Usa), in capo ad un imprenditore russo residente nel Principato di Monaco, il quale, per nasconderne la riconducibilità a sé stesso e ottenere così vantaggi fiscali attraverso lo sfruttamento di strumenti di pianificazione fiscale aggressiva aveva interposto tra sé e il bene, oltre al menzionato trust, altre tre società fiduciarie, aventi sede, rispettivamente, alle Isole Vergini Britanniche, le Isole Cayman e Panama. Al termine delle attività di indagine, sono stati segnalati alla Procura l'imprenditore e due persone compiacenti, in qualità di autori dei reati sopra descritti, ed è stato chiesto e ottenuto il sequestro dell'aeromobile il cui valore è stato prudenzialmente indicato in 10 milioni di euro con una evasione dell'Iva per 2,2 milioni di euro.
Nei confronti dei responsabili del reato è prevista l'applicazione della reclusione da 3 a 5 anni oltre a sanzioni per 11 milioni di euro. Nel corso delle operazioni, è stata, altresì, approfondita la posizione fiscale dell'imprenditore con riferimento a ulteriori velivoli in uso allo stesso, schermati con le medesime modalità del jet rinvenuto in Italia e con eguali finalità di evasione d'imposta. La procura della Repubblica di Savona ha avviato l'iter per segnalare tramite Eurojust altri assetti aerei, tra cui un jet Gulfstream G650, un Gulfstream GV e un elicottero Agusta Westland 109S Grand, hangarati in Germania presso l'aeroporto di Karlsruhe-Baden Baden con un valore stimato di circa 80 milioni di euro, per la successiva contestazione dell'evasione dell'iva all'importazione.