IMPERIA - L’olivicoltura costituisce uno dei settori di punta dell’economia ligure ma ora servono le giuste misure per garantirne la ripartenza. Negli ultimi cinque anni il settore ha fatto registrare un andamento negativo singolare in termini produttivi determinando altresì un preoccupante arretramento delle superfici destinate alla coltivazione ed ecco perché Coldiretti Liguria ha chiesto all’assessore Alessandro Piana l’istituzione di un Tavolo Verde permanente al fine di analizzare, in forma condivisa, le strategie per risollevare le sorti di un comparto produttivo che in termini economici, sociali e ambientali non ha eguali.
"E' fondamentale - spiega il direttore Domenico Pautasso - istituire un unico Ente regionale per la ricerca e la sperimentazione applicate, riunendo tutti i centri che già operano in Liguria, in vista anche della forte accelerazione sulla transizione ecologica in prospettiva del green deal. Servono investimenti strutturali con la creazione di nuove reti irrigue per intervenire con innaffiamenti di soccorso, invasi per la raccolta delle acque piovane e superficiali, e un’accelerazione nella digitalizzazione dei territori rurali per l’introduzione di sistemi di monitoraggio e controllo in remoto delle patologie avverse tipiche della coltivazione. Il settore olivicolo costituisce una delle eccellenze della produzione ligure e nazionale, motivo per cui dobbiamo muoverci al più presto per risollevare le sorti di questo comparto e non permettere che altri terreni vengano abbandonati".
"Come Coldiretti - aggiunge il presidente Gianluca Boeri - vogliamo essere parte attiva della ripartenza del settore e garantire le giuste tutele ai nostri produttori. E' necessario - conclude - utilizzare fondi europei per investimenti ambientali e strutturali che possano rafforzare il comparto, garantendo il ripristino degli oliveti abbandonati o in via di abbandono e migliorando la produttività sostenibile". A questo , come ricordato da Pautasso, si aggiunge anche il caro bollette che inequivocabilmente andrà a creare un effetto a catena.
"Oltre a quello - spiega - stiamo assistendo ad una vera e propria impennata dei prezzi di qualsiasi cosa: dal gasolio ai concimi. Tutto sta raddoppiando."