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Attualità

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di Dario Vassallo

Con la pillola dell'Archivio storico oggi parliamo del Parco del Beigua, un luogo che ci invidia tutta l'Italia. Esteso tra la città metropolitana di Genova e la provincia di Savona per quasi novemila ettari, è il territorio protetto più ampio della nostra regione, il punto in cui l'appennino si avvicina di più al mare tanto da poter permettere di passare in mezz'ora dall'osservazione dei cetacei a quella dei rapaci. Ma è anche è una delle zone della Liguria più importanti dal punto di vista naturalistico.

Questa vicinanza al mare unita ai forti dislivelli altitudinali, al clima caratterizzato da notevoli contrasti e alle condizioni meteorologiche spesso contraddistinte da repentini mutamenti, sono alla base della diversità di vegetazione che si riflette in un'altrettanta spiccata biodiversità riscontrabile in modo peculiare tra la flora e la fauna del Parco. Per fare un paio di esempi la flora mediterranea si accompagna a pini silvestri mentre sono oltre 155 le specie di uccelli che nel corso dell'anno si ritrovano nel territorio del Parco per nidificare o stazionare. Questo servizio del 2001 riassume le tante caratteristiche del Parco.