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Attualità

Solo nell’ultimo 160mila notti garantite dalla Caritas spezzina e oltre 1000 pasti distribuiti al giorno
1 minuto e 21 secondi di lettura
di Emanuela Cavallo

LA SPEZIA - L’emergenza sfratti preoccupa il territorio spezzino: a lanciare l’allarme è la Caritas diocesana che ha registrato un vero e proprio incremento delle richieste di aiuto.

"In questi ultimi due mesi e mezzo un giorno sì uno no arrivano delle chiamate alle nostre strutture da parte delle famiglie - Spiega Don Luca Palei il direttore della Caritas -. L’ultimo Sos è arrivato qualche giorno fa da parte di un intero nucleo famigliare che non avendo più la propria abitazione stava dormendo in auto. Dopo meno di un giorno ci è giunta la richiesta d’aiuto di una giovane donna incinta e del suo compagno".

"Gli sfratti di sicuro hanno ragioni pregresse - prosegue Don Luca - canoni inevasi da mesi e difficoltà economiche. Non discutiamo le ragioni per cui ci si arriva, ma resta la sostanza: siamo arrivati alla resa dei conti delle difficoltà legate a questi due anni di pandemia. Non vorremmo mai che si dovesse scegliere tra la necessità di avere un letto e quella di un pranzo".

"Stiamo facendo il possibile ma ricordiamo che le nostre strutture sono sature di richieste. In questi due anni abbiamo cercato di essere vicini a tante situazioni di estrema difficoltà. La nostra è un’opera di 'pronto soccorso sociale'. Solo nell’ultimo anno abbiamo garantito 160mila notti, si tratta di posti letto offerti dalla Caritas spezzina a ospiti saltuari o fissi, e distribuiamo oltre 1000 pasti al giorno. Ciò solo per poter dire che non facciamo dei finti allarmismi, ma oggettivi sì" conclude il direttore della Caritas della Spezia, che proprio in questi giorni traguarda i dieci anni d’impegno nel suo ruolo.