GENOVA - Giovanni Toti deve restare agli arresti domiciliari. Lo ha deciso la giudice per le indagini preliminari Paola Faggioni. Un verdetto quasi annunciato dopo il parere negativo dei pm Monteverde e Manotti.
La Gip motiva la decisione con il rischio di reiterazione del reato e di inquinamento probatorio. Sul primo rischio, «a differenza di quanto sostenuto dalla difesa, il fatto che ormai si siano svolte le competizioni elettorali europee dell'8 e 9 giugno 2024 non comporta il venire meno il pericolo di reiterazione di analoghe condotte criminose».
Fra le motivazioni del rigetto anche la cena elettorale organizzata da Toti lo scorso 14 aprile a Villa Lo Zerbino per la raccolta fondi a beneficio del Comitato Toti Liguria in vista delle elezioni regionali del 2025».
"In previsione di quella cena - scrive la Gip - dopo un incontro a Montecarlo con Aldo Spinelli del marzo passato, Toti chattava con la responsabile della sua segreteria, facendo riferimento riferimento ad una somma che avrebbe ricevuto da Spinelli, ulteriore rispetto a quella "ufficiale" della partecipazione alla cena elettorale – "Spinelli mi ha detto che fa 10 posti. Poi il resto... ci aggiustiamo" - utilizzando un'espressione ("resto") di frequente usata sia da Toti che da Spinelli per fare riferimento, in modo allusivo, alle utilità oggetto degli accordi corruttivi».
Dunque, scrive la Gip, «è evidente, anche alla luce dei recenti sviluppi investigativi, la permanenza del pericolo che l'indagato possa reiterare analoghe condotte - peraltro ritenute pienamente legittime e corrette dal predetto - in vista delle prossime competizioni elettorali regionali del 2025 per le quali il predetto aveva, peraltro, già iniziato la relativa raccolta di fondi. Tale pericolo si configura concreto ove si consideri che il predetto continua tuttora a rivestire le medesime funzioni e le cariche pubblicistiche, con conseguente possibilità che le stesse vengano nuovamente messe al servizio di interessi privati in cambio di finanziamenti».
Per la giudice Toti potrebbe fare pressioni sui funzionari della Regione visto che le indagini sono in pieno svolgimento e, in particolare, sono in corso le audizioni di funzionari e dirigenti della Regione che potrebbero subire dall'indagato condizionamenti o pressioni per rendere una conveniente ricostruzione degli eventi. Tale rischio si profila, chiaramente, in modo particolarmente elevato ove l'indagato riprenda l'esercizio delle funzioni svolte».
LA REPLICA DELL'AVVOCATO DI TOTI
L'avvocato di Toti Stefano Savi ha subito annunciato il ricorso al Riesame per chiedere LA revoca dei domiciliari, spiegando poi che tecnicamente prima di avere una risposta potrebbe passare un mese di tempo.
Il contenuto del rigetto ci dà spazio per il ricorso che presenteremo al tribunale del riesame la prossima settimana. Nel rigetto sulla pericolosità si fa passare l'idea che chi è indagato, non chi è condannato, sia pericoloso quasi all'infinito visto che si fa riferimento addirittura a elezioni del 2025. Toti elusivo? Ma se era l'unico che portava sempre il telefonino dello yacht di Spinelli, poi c'è riferimento in un locale dove lui andava solo per avere un po' di riservatezza, come facciamo tutti noi.
L'avvocato Savi dice che dopo la notizia del rigetto della revoca dei domiciliari Toti potrebbe chiedere di incontrare nella sua abitazione alcuni esponenti della maggioranza per valutare insieme eventuali decisioni politiche.
Le dimissioni? "Quelle le troviamo evocate nel rigetto del Gip . dice duro il legale - che dice che sino a quando fa politica è pericoloso, noi dobbiamo valutare l'intero quadro. Toti è un cittadino italiano che si difende da un'accusa che riteniamo ingiusta e sta facendo, anche se a qualcuno non piace, tutto quello che la legge gli mette a disposizione per contestare questo provvedimento".