GENOVA – Per i consumatori gli indennizzi ai balneari sono un regalo, un chinarsi alle volontà dei concessionari, mentre per il Comune di Genova sono qualcosa di riconosciuto dal diritto. Seconda puntata della nostra inchiesta sulle concessioni balneari nel capoluogo ligure. Vi abbiamo spiegato i termini della procedura di evidenza pubblica (GUARDA QUI) che solo per gli attuali concessionari è iniziata il 15 maggio e scade il 15 luglio, quando si aprirà quella anche per i nuovi papabili concessionari che avranno 30 giorni di tempo (circa fino al 15 agosto) per presentare le loro istanze. Ma in quel mese anche gli attuali concessionari potranno perfezionare le loro, ulteriormente rispetto a quanto già presentato.
Ma veniamo alla questione indennizzi: il Comune di Genova ha dichiarato - leggiamo il comunicato stampa dello stesso ente - “ tra le nuove previsioni di particolare interesse per la categoria quella che riguarda il diritto del concessionario uscente al riconoscimento di un indennizzo a carico del concessionario subentrante anche in relazione al valore aziendale parametrato al fatturato annuale del 2023 della concessione moltiplicato per il coefficiente di 2,5” (LEGGI IL COMUNICATO INTEGRALE)
“Lo abbiamo previsto su richiesta delle imprese balneari e abbiamo ottenuto da loro una deflazione del contezioso in essere da parte di tutti e 26 i ricorsi che saranno oggetto di rinuncia da parte loro”.
Ma per i Consumatori questo indennizzo è uno scoraggiare i nuovi concessionari visto che se vincessero si dovrebbero far carico di questa cifra che comprende l’avviamento… insomma non si tratta di un bar privato ma di una attività che insiste in un’area demaniale in concessione…
“La Bolkestein vieta espressamente di favorire il concessionario in essere ma il principio della tutela dell’avviamento delle imprese è un diritto riconosciuto dalla legge. A volte si fa un po’ di confusione, lei mi parla di area demaniale, ed è una cosa ma l’impresa che ci sta sopra ha un suo valore intrinseco che deve essere tutelato e garantito, questo è indiscutibile”. (... CONTINUA)