GENOVA - Sostenere l’occupazione, le piccole e medie imprese e l’entroterra ligure: è quanto si prefigge il “Patto del lavoro nel Commercio e nell’Artigianato”, approvato dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore al lavoro e ai rapporti con le organizzazioni sindacali Augusto Sartori, siglato insieme agli assessori allo sviluppo economico Alessio Piana e ai programmi comunitari Marco Scajola.
Finanziato con le risorse del fondo sociale europeo per un totale di 5 milioni di euro, il Patto per il lavoro nel Commercio e nell'Artigianato, prosegue le iniziative volute da Regione Liguria per sostenere l’occupazione e in particolare si muove sulla scia del Patto per il lavoro nel Turismo giunto alla sua settima edizione.
Questo nuovo accordo mira a promuovere l'occupazione nei settori del commercio e dell’artigianato, sostenendo in particolare le piccole e medie imprese che sono il cuore pulsante del tessuto economico regionale.
“Concretizziamo con soddisfazione un impegno preso qualche mese fa con le associazioni di categoria – sottolinea il presidente ad interim della Regione Liguria Alessandro Piana - Dopo il patto per il lavoro nel turismo, il primo firmato in Italia e di cui siamo stati i precursori a livello nazionale, oggi firmiamo un altro accordo sul commercio e sull’artigianato un patto che attraverso la garanzia al credito, le risorse a fondo perduto e sostegno alle assunzioni per sostenere il settore delle piccole botteghe e dei piccoli proprietari darà un sostegno importante a questi settori. Categorie che sono il cuore pulsante delle nostre città ma soprattutto del nostro entroterra e che vanno aiutate in ogni modo”.
"Sulla scorta dei consensi ottenuti con il Patto del Lavoro nel Turismo abbiamo deciso di varare analogamente il Patto del Lavoro nel Commercio che è una novità assoluta in Italia: la Liguria infatti è la prima regione a metterlo in atto e questo ci rende molto orgogliosi – dichiara l'assessore Sartori – Grazie alle risorse del Fondo Sociale Europeo potremo offrire un supporto concreto alle imprese e ai lavoratori, contribuendo a creare posti di lavoro stabili e di qualità. È un segnale forte del nostro impegno per il rilancio economico e sociale della regione. Anche in questo caso, come è stato per il turismo, l’impresa riceve il bonus laddove sottoscrive un contratto della durata il più lunga possibile. Il focus è stato messo sulle aree interne della regione, le più fragili dove la presenza di un esercizio commerciale può funzionare come presidio per la zona in grado di innescare un circolo virtuoso positivo”.
Il patto prevede diverse misure incentivanti per le imprese del commercio e dell’artigianato, con un'attenzione particolare alle realtà dell’entroterra ligure. Tra le azioni sono compresi bonus assunzionali per la stabilizzazione e il prolungamento dei contratti di lavoro del personale dipendente, al fine di creare maggiore occupazione e più duratura.
I bonus sono finanziati con risorse comunitarie che possono essere impiegate per migliorare l'accesso all'occupazione per i lavoratori e sostenere le imprese che operano nelle aree meno servite della regione. L'obiettivo è incentivare contratti di lavoro a tempo indeterminato e prolungare la durata dei contratti a tempo determinato, offrendo un concreto sostegno allo sviluppo del sistema economico locale.
Potranno presentare domanda di bonus assunzionale tutte quelle aziende costituite in forma di micro e piccola impresa o in forma cooperativa, o reti di impresa per assunzioni a decorrere dal 1 giugno 2024.
Sono 4 le linee di beneficio: essere un’impresa all’interno di un comune non costiero che assume lavoratori applicando il contratto collettivo nazionale di lavoro.
• Essere un’impresa in un comune non costiero al di sotto dei 1000 abitanti e stipulare un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato della durata pari o superiore ai 4 mesi e, se part time, che preveda un impegno orario di almeno 24 ore settimanali. In questo caso bonus possono oscillare da 2500 euro fino a 12.000 euro in base al tipo di assunzione.
• Essere un’impresa in comuni non costieri con popolazione compresa tra i 1.000 e i 2.000 abitanti e stipulare un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato della durata superiore ai 6 mesi o part time che preveda un impegno orario di almeno 24 ore. In questo caso il bonus può variare da 5.000 a 12.000 euro.
• Essere un’impresa che ha sede in comuni non costieri con più di 2.000 abitanti e stipulare un contratto di lavoro a tempo indeterminato o determinato della durata pari o superiore agli 8 mesi e, se part time, che preveda un impegno orario di almeno 24 ore settimanali. In questo caso il bonus può variare da 8.000 a 12.000 euro.
• Previsti incentivi anche alle aziende aggregate in consorzio per la valorizzazione del commercio di qualità oppure per tutte quelle imprese che risultano in possesso di uno dei seguenti marchi: “Artigiani di Liguria”, “Botteghe Storiche”, “Bottega Ligure” e che assumano un lavoratore a tempo indeterminato o determinato pari ad almeno 8 mesi. In questo caso il bonus potrà variare da 4.000 a 8.000 euro.
“L'artigianato e il commercio sono due gambe indispensabili dell'economia regionale: non solo perché settori che affondano le loro radici nella nostra storia, ma perché tutt'oggi rappresentano più dell'80% delle nostre imprese. È importante perciò sostenerli sia con strumenti dedicati all'accesso al credito agevolato, come 'Garanzia Artigianato' e 'Cassa Commercio', ma anche con incentivi all'occupazione – ha detto l'assessore allo sviluppo economico Alessio Piana – Il Patto del Lavoro nell'artigianato e nel commercio nasce proprio per dare un ulteriore impulso positivo a questi due ambiti, valorizzando in particolare i civ, le attività dell'entroterra e di qualità. Ringrazio, oltre i miei colleghi di giunta, associazioni datoriali e sindacali per aver condiviso con noi questo importante percorso”.
“Sostenere le piccole e medie imprese significa investire nel tessuto sociale della nostra regione – spiega l’assessore regionale alla Formazione e ai Programmi comunitari Marco Scajola - Le persone e le aziende destinatarie delle misure comprese nel patto siglato oggi potranno, oltre ad avere un proprio inconfutabile beneficio, dare un contributo significativo al benessere collettivo e alla crescita sostenibile del nostro territorio. Attraverso le risorse del Fondo sociale europeo stiamo avvicinando considerevolmente domanda e offerta di lavoro a beneficio, concreto, di entrambe le parti. Sono infatti diversi i bandi attivati in tal senso, dalla formazione continua a quella riservata agli apprendisti passando per ‘Formare per occupare’ e ‘Match Point’ per arrivare al ‘Piano dell’economia, del mare e del turismo’, a questi sommiamo un ulteriore sostegno derivante dal patto. Voglio inoltre sottolineare la particolare attenzione riservata da questo intervento all’entroterra. La nostra amministrazione considera questa parte del territorio come una risorsa, non solo da preservare, ma anche e soprattutto da valorizzare. Attraverso il Programma regionale di rigenerazione urbana stiamo migliorando la vivibilità e l’attrattività dei borghi liguri, con la strategia delle aree interne stiamo portando vari eventi legati al mondo della formazione e ora, grazie a questo atto, offriremo nuove possibilità lavorative”.
Dopo diverse annualità di sperimentazione del patto per il lavoro sul turismo e i positivi risultati ottenuti, Regione Liguria ha voluto dare il via a un’esperienza analoga nel settore del commercio e dell’artigianato, approvando un protocollo frutto dei tavoli d’intesa con i sindacati e le associazioni datoriali firmatarie con l’obiettivo di favorire l’assunzione di lavoratori stabili, attraverso bonus assunzionali per chi assume a tempo indeterminato o chi trasforma contratti di lavoro dipendente da tempo determinato a indeterminato o comunque chi garantisce un certo numero di mesi di contratto.
“Si tratta di una intesa sperimentale, mossa dall’esperienza per lavoro nel turismo, che decorre dal mese di giugno, raggiunta dopo un lungo ed articolato confronto, che si propone di sostenere la buona e stabile occupazione nei comparti del commercio e dell’artigianato - commentano Cgil, Cisl e Uil -. In virtù dell’accordo saranno beneficiari delle risorse messe a disposizione dell’ente le aziende che applicano i contratti nazionali di lavoro sottoscritti dalle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative e quelle che assumono a tempo indeterminato o che allungano la durata dei contratti a tempo determinato in essere”.
Per i sindacati, a partire dalla fotografia del mercato del lavoro ligure, l’obiettivo del patto è quello di qualificare l’occupazione contrastando la precarietà e favorendo l’emersione del lavoro irregolare. Il patto agisce sulle imprese che operano nell’entroterra e su quelle che, per superare il limite dimensionale della maggioranza delle imprese locali, promuovono l’aggregazione attraverso la realizzazione di reti e consorzi di qualità.
Inoltre – come per il patto per il lavoro nel turismo – è stata prevista la premialità per le aziende che effettuano la contrattazione con il sindacato. Entro la fine dell’anno le parti effettueranno un monitoraggio sui risultati del Patto per valutarne l’efficacia in vista del prossimo confronto.