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Attualità

Nella zona in solo sei ore sono caduti 90 millimetri di acqua. Il racconto del giovane genovese in vacanza in campeggio: "Prima il camping è stato evacuato, poi la strada coperta da acqua e fango"
1 minuto e 59 secondi di lettura
di Aurora Bottino

GENOVA - "Siamo andati verso il centro di Valnontey e abbiamo aspettato in un'auto, in un attimo la situazione è peggiorata drasticamente". Così racconta l'alluvione che ha colpito la Valle d'Aosta Alessando Ferrari, giovane genovese in vacanza in uno dei campeggi del paesino a fondo valle, proprio sotto al paese di Cogne, al cospetto del Massiccio del Gran Paradiso. Lì, tra sabato e domenica, sono state ore di paura a causa dell'esondazione dei principali torrenti e la caduta di diverse colate detritiche.

Tutto è iniziato sabato, quando il camping è stato evacuato a causa dell'incessante pioggia. Chiari i primi segnali nella zona, con il fango che continuava a salire. "A quel punto abbiamo preso la macchina e siamo andati verso il paese. Inizialmente volevamo andare verso Cogne ma la strada era già praticamente coperta dall'acqua, così abbiamo deciso di stare nel centro di Valnontey. Volevamo aspettare di capire se la situazione sarebbe migliorata e invece è peggiorata nel giro di poco" racconta Alessandro. 

"Presi dal panico abbiamo deciso di non andare in un albergo. Abbiamo preso le tende e a piedi in mezzo al fango abbiamo risalito una collina vicina, nella speranza che fosse il posto più sicuro dove stare mentre intorno l'acqua continuava ad alzarsi" spiega il genovese. "Abbiamo trovato una specie di rudere e ci siamo rifugiati lì, abbiamo dormito lì. L'auto l'abbiamo dovuta lasciare".

Poi, il giorno dopo, sono arrivati gli elicotteri. "Prima sono stati portati via donne e bambini e poi noi. Ci hanno trasferito in una zona sicura vicino e da lì siamo tornati a Genova".

I due si trovavano nello stesso paese delle sorelle Cinzia e Sandra, anche loro genovesi e portate via, ad Aosta, in elicottero dopo che mentre soggiornavano in un hotel sono prima state spostate ai piani più alti e poi messe in lista per l'evacuazione. Il piccolo borgo, omonimo della valle, è tra le zone più colpite dal nubifragio (LEGGI QUI).

Nella zona in solo sei ore sono caduti 90 millimetri di acqua. Oggi sono state sgomberate dal paese altre 300 persone. A ieri erano 853 in totale le persone trasportate con i quattro elicotteri della Protezione civile regionale con a bordo i tecnici del Soccorso alpino valdostano, quello della Guardia di finanza, dei Vigili del fuoco e altri due dei Carabinieri. Intanto, proseguono i lavori di ripristino del collegamento lungo la strada regionale, interrotta in tre punti dopo che l'asfalto è collato, "inghiottito" da fango e detriti.