Non è stata una primavera calda e secca quella che è terminata in Liguria e nemmeno questo inizio estate: e se il turismo balneare non sorride, neppure sul fronte dell'agricoltura la situazione è particolarmente rosea. A soffrire maggiormente sono le viti e gli ulivi, in vista della raccolta di fine estate e autunno, ma anche i frutteti, gli orti estivi, o le aree adibite a foraggio, in tutto per la Liguria sono 44mila ettari coltivati.
"Le temperature da settimane sono al di sotto della media del periodo, lo scorso anno eravamo a 10-12 gradi in più proprio in questi giorni", commenta Andrea Sampietro, direttore di Confagricoltura Liguria, intervenuto a Primocanale.
"Le ripercussioni sono dirette sulle produzioni: nel periodo di freddo improvviso il maltempo può creare dei danni irreparabili a un vigneto o a un uliveto i cui risultati vengono visti da noi all'atto della vendemmia e della raccolta delle olive", continua Sampietro. Che ricorda come siamo costretti ad abituarci a questa situazione: "Gli agricoltori pongono rimedi di natura preventiva, con sistemi di irrigazione mirata, che va a intervenire sulla singola pianta, piuttosto che un cambiamento sulle singole colture passando dal pieno campo alla produzione in serra".
La buona notizia, almeno per il momento, è che questo maltempo non ha ancora avuto conseguenze sui prezzi e sul carrello della spesa: "Con una inflazione più contenuta abbiamo assistito a un calo dei prezzi nei mercati per frutta e verdura, ma quando ci sono eventi estremi i prezzi possono schizzare. Per esempio se si generano grandinate su frutteti e orti in piena produzione nella stagione estiva".