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Attualità

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di Redazione

GENOVA - "Sono trascorsi circa quattro mesi dall'insediamento della Sig.ra Questore di Genova Dottsa Silvia Burdese ed il primo bilancio che si può trarre è sicuramente positivo, su tutto, in primis, la diversità di passo si può cogliere con una maggiore dinamicità decisionale rispetto alla precedente gestione; e dal punto di vista politico-istituzionale, abbiamo colto con soddisfazione la linea che ci risulta sia stata portata nel contesto delle sedi Istituzionali competenti tra cui il Comitato per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica Provinciale, dove rispetto a prima, sono stati dati chiari segnali di autorevolezza istituzionale a supporto del lavoro svolto in quel tavolo dalla Sig.ra Prefetto Dottsa Cinzia Teresa Torraco". Sono le parole di Roberto Traverso, del Siap.

"Azioni queste che da tempo avevamo auspicato per far fronte con maggiore efficacia alle oggettive difficoltà che si stanno affrontando a livello Provinciale nell'ambito del multiverso profilo della Sicurezza - continua Traverso -, condizione questa che oggettivamente è si comune a tutto il territorio nazionale, ma che a Genova risulta essersi acutizzata per via del finora difficoltoso coordinamento a livello Provinciale tra le FF.OO. e la Polizia Locale, evitando che difformità organizzative nell'interazione tra le Forze dell'Ordine (i cui organici sono in forte difficoltà) e la Polizia Locale vadano ad incidere negativamente sui carichi di lavoro presenti, che necessitano da tempo di una ricalibrazione funzionale contestualizzata alla dotazione organica odierna e non a quella dei primi anni del 2000".

"Nel merito delle carenze organiche in essere occorre evidenziare le nefaste conseguenze sugli organici della Polizia di Stato dovute al blocco delle assunzioni, che di fatto ha congelato per quasi 15 anni l’attività delle Scuole della Polizia di Stato, solo grazie ai nuovi concorsi in atto sta cercando, con enorme fatica, di riprendersi anche se c’è ancora molto da fare, non solo sul fronte del numero dei posti da mettere a bando, che dovrà necessariamente essere molto più consistente, ma anche per trovare le risorse economiche per aprire nuovi istituti d’istruzione, vista la scelta scellerata fatta negli anni '90 di chiuderne più di uno a causa di scriteriati tagli economici di bilancio".

"Ovviamente, ribadendo che attualmente il giudizio non può che essere soddisfacente, la realtà e la presa di coscienza della situazione in essere ci impone cautela, e quindi quanto sinora avvenuto deve essere inquadrato come un buon inizio, perchè per poter ottimizzare l'impiego delle risorse sul campo bisogna proseguire su questa traccia, con un lavoro di adeguamento dei carichi di lavoro in essere agli Uffici della Questura con una meticolosa e riattualizzata rivisitazione degli assetti organizzativi degli stessi".

"Il SIAP, con spirito di responsabilità e senso costruttivo, è pronto a portare in discussione delle proposte oggettive che tengono conto da un lato di una quantomai necessaria rimodulazione dei carichi di lavoro e dall'altro anche la rivisitazione delle competenze che in questo momento gravano sulla Polizia di Stato a causa di iniziative politico-gestionali, decontestualizzate da un panorama di reale coordinamento, che riguardano carichi derivanti da un'elevata mole di attività di interazione operativa anche in ambito di Polizia Giudiziaria con la Polizia Locale".

"Le ricadute più evidenti, di questi sovraccarichi di lavoro derivanti da attività di Polizia Giudiziaria delegata e/o esogena, sono sugli uffici territoriali, i Commissariati, l'U.P.G. e S.P., la Squadra Mobile, e quindi la priorità nel riassetto organizzativo và data a questi Uffici, adeguando i carichi di lavoro istituzionali propri a quelli di natura “acquisita” - continua Traverso - , ciò non vuol dire non fare attività di Polizia di Giudizia sul territorio, anzi, un'azione di reale e razionale coordinamento, mettendo insieme le risorse sotto la Polizia di Stato e delle altre FF.OO. titolari della gestione della sicurezza; questo, oltre ad evitare che gli Uffici vadano in crisi, può elevare gli standard di qualità dell'azione in tema di necessità di sicurezza migliorando anche i risultati sul campo per tutti i protagonisti istituzionali".

"L'apertura e la disponibilità della Signora Questore che abbiamo colto in questi ultimi quattro mesi ci rende fiduciosi rispetto alla soluzione dei problemi in essere, confermando di essere pronti a mettere sul tavolo delle proposte riorganizzative costruttive che tengono conto della congiuntura negativa che stanno affrontando gli organici degli Uffici della Questura e della Polizia di Stato di Genova, tenendo anche conto anche dell'importanza della responsabilità che deve assumersi chi riveste un'incarico Dirigenziale presso i vari uffici, potendo e dovendo esprimere il proprio ruolo con autorevolezza - conclude -, in funzione però di un numero di risorse adeguate rispetto ai carichi di lavoro che sono assegnati".