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Attualità

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TARANTO - Una quarta impresa, che viene da un Paese del G7, sarebbe interessata alla sorte dell'ex acciaieria Ilva. A dirlo è stato il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, a margine della rassegna 'Forum in masseria' che si è conclusa a Manduria (Taranto), spiegando che alle due imprese indiane e agli ucraini di Metinvest, "si aggiunge l'ipotesi di un player che ha chiesto di visitare gli impianti". E ha concluso: "Vuol dire che i maggiori player hanno capito che il polo siderurgico dell'ex Ilva può risorgere, ovviamente con tecnologia green".

Il ministro ha anche detto che sull'ex acciaieria Ilva "c'è un confronto al ministero del Lavoro e ce ne sarà uno a Palazzo Chigi prima della pausa ferragostana, sia per confrontarci con i sindacati sull'utilizzo temporaneo della cassa integrazione" e sia "per rendere conto di questo percorso e del prestito ponte che abbiamo chiesto fosse autorizzato dalla Commissione europea, oltre alle procedure che ci apprestiamo a realizzare per assegnare gli impianti ai player che ne faranno richiesta, sulla base dei piani industriali e non solo finanziari che poi saranno vagliati dai commissari". Sull'obiettivo della sostenibilità dell'attività produttiva, il ministro ha aggiunto: "Credo che posso confortare tutti che l'altoforno 4 abbia riacquistato le sue capacità produttive e l'altro sarà possibile riattivarlo a ottobre.

A Genova sono circa mille i lavoratori dell'acciaierie di Cornigliano. Negli ultimi giorni si è parlato del piano di cassa integrazione per circa 400 lavoratori solo a Genova. Dai sindacati era arrivato un no secco: "I numeri ipotizzati sullo stabilimento di Genova per quanto riguarda la cassa integrazione non possono essere accettati in silenzio, parliamo di 400 lavoratori. C'è la necessità di vedere e capire il programma degli investimenti e della produzione su Cornigliano da parte dell'aziende" hanno detto il segretario generale Fim Cisl Liguria Christian Venzano e Nicola Appice, coordinatore RSU Fim Cisl Acciaierie d'Italia per lo stabilimento di Genova.